lunedì 19 ottobre 2020
Nel porto di Reggio Calabria è arrivato un peschereccio libico con 67 persone imbarcate a Creta. Tra loro 25 minori. La conferma che i mercanti di uomini studiano nuove modalità
Un'immagine dello sbarco del peschereccio libico a Reggio Calabria

Un'immagine dello sbarco del peschereccio libico a Reggio Calabria - Collaboratori

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Nuovo sbarco di immigrati sulle coste calabresi. E la conferma della nuova rotta dei trafficanti di esseri umani. Uno sbarco decisamente strano. Infatti questa mattina nel porto di Reggio Calabria, accompagnato da una motovedetta della Guardia di finanza, è arrivato un peschereccio libico.

A bordo 67 persone provenienti da Iran, Iraq, Egitto, Siria, Afghanistan, Kuwait, Palestina. Tra loro 7 donne e ben 25 minori non accompagnati. Il peschereccio avrebbe imbarcato gli immigrati a Creta e seguito una rotta che lo ha portato verso le coste calabresi, dove è stato intercettato dalla motovedetta delle fiamme gialle.

È già il terzo peschereccio arrivato nel mese di ottobre, tutti provenienti dall'Egeo e tutti libici. Un'assoluta novità. Finora sulle coste calabresi, soprattutto joniche, erano arrivate barche a vela, con alcune decine di persone. I pescherecci non si erano mai visti, e ancor meno libici. E cresce il.numero dei trasportati. In uno dei tre sbarchi ben 152, arrivati a Roccella Jonica.

Ora il nuovo sbarco a Reggio Calabria conferma le nuove strategie delle organizzazioni dei trafficanti. Con questo ultimo sbarco nel mese di ottobre sulle coste calabresi sono finora arrivate 702 persone con undici barche, rispetto alle 319 di tutto il mese di settembre. La rotta dall'Egeo evidentemente sta diventando molto "interessante". Eppure non fa notizia.

Il molo di Reggio Calabria dove è arrivata l'imbarcazione libica

Il molo di Reggio Calabria dove è arrivata l'imbarcazione libica - Collaboratori

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