giovedì 19 maggio 2011
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Intorno all'una di questa notte un barcone carico di migranti è approdato al porto di Lampedusa senza essere stato avvistato in precedenza dalla Guardia costiera. A bordo della carretta c'erano 208 persone fra cui 23 donne e tre bambini piccoli, tutti provenienti dalla Libia. I migranti stanno tutti bene e hanno raccontato di essere stati in mare per circa due giorni. Le 208 persone sono già state trasferite al centro di prima accoglienza dell'isola.ROMEO: CADENZA SBARCHI SOSPETTA«Ho sentito da alcuni resoconti di stampa e delle associazioni umanitarie che è stata notata una strana cadenza negli sbarchi a Lampedusa, che sembrano avvenire a ritmi regolari ogni cinque giorni: c'è dietro un'organizzazione?». È il timore espresso dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana, interpellato questa mattina all'aeroporto di Lampedusa poco prima della sua partenza per Palermo, dopo la sua visita sull'isola a seguito del cardinale Angelo Bagnasco.Il porporato teme che al di là del Mediterraneo e in particolare in Libia, ci possano essere «organizzazioni che speculano sulla disperazione della gente, preparando la partenza di grossi contingenti in momenti prefissati. È una tragedia che continua». Il suo appello è rivolto alle autorita?, gli hanno chiesto i cronisti. «Che autorità può esserci - ha risposto Romeo - dove si bombarda?». Quanto agli episodi di autolesionismo e alle proteste avvenute ieri nel centro d'accoglienza di Lampedusa, «chi è disperato - ha osservato il cardinale - vorrebbe avere visibilità: la protesta va letta in questo senso. Chi ha davanti a sé la prospettiva di essere rimpatriato, cerca di far sentire la sua voce per dire "lasciateci qui"».
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