sabato 22 giugno 2013
​Lo sciame sismico è proseguito senza sosta e le scosse che hanno superato 2.0 di magnitudo durante la notte sono state una decina. Oggi il sopralluogo del capo della Protezione civile, Gabrielli.
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Si sono susseguite nella notte una decina di scosse di terremoto tra la Lunigiana e le Alpi Apuane, dove ieri si è verificato un sisma di magnitudo 5.2. La più forte, di magnitudo 3.4, è stata registrata, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alle 3.56 ed è stata localizzata nel distretto sismico Alpi Apuane. La prima scossa della notte è stataregistrata alle 00.21 con magnitudo 2.6 nel distretto sismico della Lunigiana, l'ultima, con magnitudo 2, questa mattina alle 7.59 sempre nella zona della Lunigiana. Ad avvertire il terremoto i comuni delle province di Lucca e di Massa Carrara.La paura non ha abbandonato neppure durante la notte la popolazione della Lunigiana e della Garfagnana dopo la forte scossa di terremoto registrata ieri alle 12.33 di magnitudo 5.2. Moltissimi gli abitanti di Fivizzano, Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e Minucciano (Lucca) che hanno preferito dormire fuori casa: tanti anziani e bambini sono stati ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla protezione civile, in particolarte scuole e palestre. Ma tantissime le famiglie che hanno preferito trascorrere la notte in auto, lontani dalle mura delle abitazioni. Stamani nella zona è atteso il Capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli che, insieme alsottosegretario ai Lavori pubblici, Erasmo D'Angelis, farà un sopralluogo e poi incontrerà i sindaci e i responsabili della Protezione civile per mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci. Per quanto riguarda la popolazione, al momento, il problema maggiore resta quello della paura.
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