giovedì 21 aprile 2011
Le prime telefonate al 118 di cittadini che lamentavano fastidi agli occhi e alle vie respiratorie sono arrivate intorno alle 22 di mercoledì sera dalla zona di Premenugo, a Settala, comune a est del capoluogo lombardo.
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Una nube tossica nell'hinterland di Milano ha causato malori ad almeno una ventina di persone, sei delle quali sono state ricoverate in ospedale, a Melzo, per accertamenti. Le prime telefonate al 118 di cittadini che lamentavano fastidi agli occhi e alle vie respiratorie sono arrivate intorno alle 22 di mercoledì sera dalla zona di Premenugo, a Settala, comune a est di Milano. A tutti coloro che hanno chiamato gli operatori del 118 hanno consigliato di rimanere in casa con le finestre ben chiuse. Non vi sarebbe, tuttavia, alcun ferito grave. Dopo l'incertezza delle prime ore, sembra che l'ipotesi più accreditata sia quella di miasmi sprigionati dal diserbante sparso nella mattina in alcuni campi della zona di Settala. I Vigili del Fuoco, intervenuti subito sul posto con diversi mezzi, hanno vagliato diverse possibili cause di quella che l'Areu (l'Azienda regionale di emergenza e urgenza) ha definito una nube tossica. Nella zona ci sono varie aziende che operano nel campo chimico ma non è ancora stato possibile accertare se ci sia un legame tra queste e la causa dei malori. L'Areu ha dichiarato lo stato di maxiemergenza, come avviene nei casi dove ci sono più di una quindicina di persone coinvolte. Il Comune di Settala ha messo a disposizione dei residenti la sala consiliare, dove ha trascorso la notte chi non ha potuto rientrare in casa a causa della vicinanza con la nube. Al tempo stesso, i carabinieri stanno cercando di risalire alle aziende che mercoledì hanno usato il diserbante, per avere notizie sul principio chimico del prodotto, visto che al momento non sono state trovate altre fonti di pericolo.
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