martedì 15 ottobre 2019
Cibo, musica, laboratori e visite guidate ai luoghi dell'emarginazione e della solidarietà per incontrare il «popolo della strada» e chi se ne prende cura. L'evento compie vent'anni. E si rinnova
Milano: un clochard sotto i portici di piazza Duomo (foto di Maurizio Maule, Fotogramma)

Milano: un clochard sotto i portici di piazza Duomo (foto di Maurizio Maule, Fotogramma)

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Quanti siano con esattezza, non lo sa nessuno. E forse è impossibile saperlo. L’ultimo dato disponibile lo offre il censimento delle persone senza dimora organizzato dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti con l’Università Bocconi e il Comune. Risale alla notte del 19 febbraio 2018, quando in tutta Milano si contarono 2.608 persone: 587 in strada, 2.021 nelle strutture di accoglienza notturna. Quei 2.608 senza dimora rappresentavano lo 0,2% della popolazione cittadina. Le donne risultarono essere il 6% fra i senza dimora rilevati in strada e il 17% degli ospiti delle strutture d’accoglienza. Fu come scattare un’istantanea. E se qualcosa, inevitabilmente, resta fuori, quel che c’è dentro aiuta ad avere un’idea. Anche perché i senza dimora e altre categorie «fragili» rischiano l’invisibilità, quando c’è da dare risposte di solidarietà e giustizia, mentre si moltiplicano minacciosamente nella percezione di molti «con dimora» quando la politica ha bisogno di alimentare paura per mobilitare consenso.
Ecco perché una manifestazione come «La Notte dei senza dimora», in programma sabato prossimo, 19 ottobre, giunta alla ventesima edizione e per la prima volta ospitata in piazza Sant’Eustorgio, è una buona notizia. In primo luogo perché restituisce visibilità ai senza dimora e a quanti si occupano di assisterli e affiancarli nei percorsi di inserimento sociale e ritorno all'autonomia. In secondo luogo perché offre ai milanesi «con dimora» l’occasione di (ri)conoscere un volto, un nome, una storia a persone che altrimenti resterebbero confinate fra la statistica e la minaccia.

Un sacco a pelo per condividere la notte con chi non ha casa

L’edizione 2019 rilancia, a sera, due proposte classiche della manifestazione: alle 20 la cena gratuita offerta dalle associazioni organizzatrici a raccogliere, fianco a fianco, milanesi «con dimora» e senza; quindi spazio a musicisti di strada e giochi di società, prima di mettersi a dormire in piazza. I «con dimora» sono invitati a portarsi il sacco a pelo per condividere, almeno per una notte, la condizione di chi una casa non l’ha.
Ma per l’edizione dei vent’anni – oltre al "trasloco" da piazza Santo Stefano a piazza Sant’Eustorgio, sulla quale si affaccia la Basilica dei Magi; e siamo lungo il Corso di Porta Ticinese, a due passi dalla Darsena e dai Navigli, epicentro della movida milanese – la «Notte» si presenta con una formula rinnovata. E si propone fin dal primo pomeriggio con una serie di laboratori, visite guidate e workshop tutti gratuiti e su prenotazione (per iscriversi, compilare il form sul sito lanottedeisenzadimora.org).

Fra gruppi di lettura, corsi di yoga e tour con i «Gatti Spiazzati»

Il primo incontro sarà, in realtà, già al mattino, a Palazzo Marino. Dalle 9,30 alle 13 Sala Alessi ospiterà l’evento dal titolo «La strada di casa: le relazioni di comunità nel lavoro con le persone senza dimora». Un’occasione per presentare attività ideate per i senza dimora – dai gruppi di lettura in biblioteca ai corsi di meditazione yoga – ma aperte a tutti, promuovendo così incontro e integrazione nel territorio e nei quartieri. Sono previsti gli interventi – fra gli altri – del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’assessore comunale alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti; di Alessandro Pezzoni di Caritas Ambrosiana, a dar voce alla Fiopsd (Federazione italiana organismi per le persone senza dimora); di Fiorenzo De Molli, di Casa della Carità, di Magda Bajetta, presidente di Ronda della Carità, di padre Aristide Cabassi, presidente della Fondazione Isacchi Samaja, e di Ines Lettera, coordinatrice del centro diurno «La Piazzetta» di Caritas Ambrosiana.
E ha il suo riferimento proprio alla «Piazzetta» l’associazione dei «Gatti Spiazzati», che riunisce senza dimora, esodati, ex clochard, e da anni organizza visite guidate offrendo uno sguardo alternativo sulla metropoli. Così sarà anche sabato prossimo con i tour alla «Milano invisibile» di ieri e di oggi, a toccare i luoghi della povertà, dell’emarginazione, della solidarietà. Appuntamento alle 16 in piazza Sant’Eustorgio.

«Portate prodotti per l'igiene, ne faremo kit per i clochard»

Appello ai milanesi: sabato 19 ottobre portate in piazza Sant’Eustorgio dentifricio, sapone, spazzolino e pettine. Nuovi. Saranno inseriti nei kit igienici che le associazioni consegneranno ai senza dimora. È l’invito lanciato dagli organizzatori della «Notte dei senza dimora», la manifestazione ideata da «Insieme nelle Terre di Mezzo» onlus, che sabato prossimo, 19 ottobre, taglierà il traguardo dei vent’anni. Ecco, dunque, la sede nuova, piazza Sant’Eustorgio. E un ricco programma di iniziative, in luoghi diversi, prossimi alla piazza. Numerosi i laboratori: come quello di «introduzione alla scrittura creativa», tenuto da Giorgio Fontana, premio Campiello 2014, che si terrà dalle 15 su iniziativa di Terre di Mezzo in via Santa Croce 15. Spazio Raw (corso di Porta Ticinese 69) ospiterà invece un laboratorio di «avvicinamento alla fotografia», mentre piazza Sant’Eustorgio a partire dalle 15 accoglierà laboratori a ciclo continuo – dal «lavoro a maglia solidale» al «riciclo creativo» alla costruzione di kit igienici. Dalle 16 il Museo diocesano (corso di Porta Ticinese 95) offrirà un incontro di «Iniziazione all’arte figurativa» condotto da Rosa Giorgi, direttrice del Museo dei Cappuccini. Sempre dalle 16 lo Spazio Ibva (via Santa Croce 15) ospiterà una sessione di meditazione yoga, il Teatro alle Colonne (corso di Porta Ticinese 45) un laboratorio teatrale, mentre in piazza Sant’Eustorgio si terrà un workshop per imparare a scrivere il proprio curriculum vitae e affrontare un colloquio di lavoro – passaggi decisivi per chi cerca di uscire dalla disoccupazione e dalla povertà – e si potrà imparare a riparare la propria bicicletta. Alle 18,30 – ancora in piazza – la consegna del «Premio Isacchi Samaja» dedicato agli artisti che vivono in strada. Perché le vie della bellezza sono infinite. Come sono innumerevoli, ma troppe volte sconosciute, le energie di bene che abitano la città degli invisibili.

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