venerdì 23 maggio 2014
​Nell'anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio 1.500 ragazzi da scuole di tutta Italia nei luoghi di Falcone e Borsellino. Il saluto del presidente del Senato: giornata di emozioni, iniziative e gioia.
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È arrivata alle 9.30 al porto di Palermo la Nave della legalità partita giovedì da Civitavecchia con a bordo 1.500 studenti di tutte le scuole italiane per partecipare al 23° anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio.Palloncini che volano in aria, musica, striscioni e una coreografia con la bandiera italiana che si trasforma in quella siciliana ad accogliere i ragazzi arrivati nel capoluogo siciliano. Sul molo, oltre a Maria Falcone, sorella del giudice ucciso il 23 maggio 1992, Pif e 3.000 studenti delle scuole elementari, medie e superiori di tutta la Sicilia.Maria Falcone ha rivolto parole di ringraziamento a Giorgio Napolitano. "Vorrei ringraziare in particolare - ha detto - il presidente della Repubblica che è venuto ieri a salutarvi. Qualcuno ha detto che il nome di mio fratello Giovanni significa la personificazione del senso dello Stato. Ecco io lo dico al presidente, perché è la personificazione di tutto lo Stato".Sulla nave anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola. Pietro Grasso ha annunciato alle migliaia di studenti al porto diPalermo che "questa giornata sarà piena di emozioni, iniziative e gioia. Saremo tutti insieme - ha concluso - nel ricordo di Falcone e Borsellino e tutti gli altri uomini della scorta".Secondo la Fondazione Falcone, che organizza le iniziative, sono 15.000 gli studenti coinvolti a Palermo nelle manifestazioni. Dal porto, come ogni anno, gli studenti in corteo raggiungono l'aula bunker dell'Ucciardone, dove fu celebrato il "maxiprocesso" contro oltre 400 mafiosi, per il consueto dibattito che quest'anno è dedicato a "Economia e legalità. L'uso responsabile del denaro pubblico".La "nave della legalità" durante la manovra di attracco ha suonato a lungo la sua sirena, alla quale hanno risposto quelle delle altre navi in ormeggio e delle motovedette delle forze dell'ordine. Eccitazione tra i ragazzi palermitani, che dopo la lunga attesa in banchina hanno accolto i loro compagni in una folla di sorrisi, unita dall'età, dall'entusiasmo e dalla stessa maglietta bianca con la fotografia di Falcone e Borsellino stampata in azzurro. Più volte è stato intonato l'inno nazionale, cantato a squarciagola e con grande partecipazione dagli studenti sulle note della banda della polizia municipale.Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, il seguente messaggio: "In occasione dell'annuale convegno che la Fondazione intitolata a Giovanni e Francesca Falcone organizza in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, mi è gradito far giungere il mio saluto a lei, gentile Presidente, e a tutti i partecipanti. La premiazione dei lavori predisposti dagli studenti al termine di un percorso di educazione alla legalità perpetua il ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti addetti alla sicurezza Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, che 22 anni fa persero la vita nel barbaro agguato di Capaci. Il tema della penetrazione delle associazioni criminali nel mondo degli affari e dell'imprenditoria, oggetto dei progetti didattici sviluppati quest'anno nelle scuole, è di spiccata attualità. Si tratta infatti di un fenomeno particolarmente preoccupante per la sua diffusione e per l'incidenza sulle attività produttive e, più in generale, sull'economia nazionale. Per contrastare tale pervasiva presenza e fuorviante influenza,  è indispensabile il coinvolgimento delle forze sane della società e, in specie, delle giovani generazioni affinché acquisiscano piena consapevolezza dell'assoluta necessità di contrastare ogni forma di condizionamento, di subdola insinuazione e di aperta sopraffazione criminale. L'esempio di dirittura morale e di impegno coraggioso fino all'estremo sacrificio di Giovanni Falcone è stato e continua a essere fondamentale stimolo a resistere alle intimidazioni della mafia e a diffondere una rinnovata fiducia nello Stato di diritto. Con questo spirito, sono vicino a lei, gentile signora, e a tutti i famigliari, rinnovando i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani".
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