martedì 3 agosto 2021
Oltre 400 persone migranti hanno bisogno soccorso in mare. Altre 800 sono già a bordo della Ocean Viking e di Sea Watch: "Abbiamo superato la nostra capacità di imbarco, le autorità non ci aiutano"
Sei salvataggi nella notte nelle acque al largo di Lampedusa e 424 persone migranti sono state portate in porto dalle motovedette di capitaneria di porto e guardia di finanza. I primi 178 migranti, tutti di nazionalità bengalese sono stati soccorsi al confine fra la Sar maltese e italiana dalla guardia di finanza, mentre gli 246 dalla capitaneria di porto quando erano già in vista di Lampedusa. Tutti sono approdati sul molo Favaloro del porto dove sono stati sottoposti a visita medica e al tampone anti Covid. Dopo le procedure di identificazione sono stati trasferiti nell'hotspot di contrada Imbriacola dove al momento ci sono oltre 1.400 ospiti a fronte di una capacità massima di 250 posti.

Sei salvataggi nella notte nelle acque al largo di Lampedusa e 424 persone migranti sono state portate in porto dalle motovedette di capitaneria di porto e guardia di finanza. I primi 178 migranti, tutti di nazionalità bengalese sono stati soccorsi al confine fra la Sar maltese e italiana dalla guardia di finanza, mentre gli 246 dalla capitaneria di porto quando erano già in vista di Lampedusa. Tutti sono approdati sul molo Favaloro del porto dove sono stati sottoposti a visita medica e al tampone anti Covid. Dopo le procedure di identificazione sono stati trasferiti nell'hotspot di contrada Imbriacola dove al momento ci sono oltre 1.400 ospiti a fronte di una capacità massima di 250 posti. - Reuters

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AGGIORNAMENTO: nella notte tra lunedì e martedì ci sono stati diversi interventi della Guardia costiera italiana che ha messo in salvo una delle imbarcazioni in difficoltà, mentre a soccorrere l'altra barca sono state le autorità di Malta. Un terzo natante è stato intercettato dai guardiacoste tunisini. L'emergenza però non è finita, molte persone, circa 80, sono ancora in mare e hanno bisogno di aiuto. Inoltre un bambino di 8 anni in condizioni mediche critiche è stato evacuato dalla Sea Watch 3 insieme alla sua famiglia su un elicottero delle autorità maltesi.

Reuters

Tre barche di legno sovraffollate alla deriva nella Sar maltese e a poche miglia di distanza un’altra imbarcazione con 45 persone a bordo è in avaria di carburante, sempre a largo delle coste dell'isola di Malta. Scatta anche il Mayday relay lanciato dalla nave Sea Watch 3, vale a dire una richiesta di soccorso indiretta, non per sé stessi, ma per sollecitare un intervento a favore delle molte altre imbarcazioni in pericolo. “Ne stiamo monitorando alcune ma non possiamo intervenire (abbiamo 263 persone a bordo). Cosa aspettano le autorità a fare il loro dovere?". Così spiega Giorgia Linardi, portavoce e attivista di Sea Watch Italia, Giorgia Linardi.



Va detto che proprio ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si trovava in missione in Libia: viene da chiedersi se un così alto numero di partenze di persone e barche – quasi senza reazione da parte della cosiddetta guardia costiera libica – non faccia in qualche maniera parte della pressione che le milizie periodicamente esercitano sui negoziati per la gestione dei flussi migratori tra Italia e Libia.

Se a dare in primis l’allerta per le quattro imbarcazioni sono stati gli attivisti di Alarm Phone che hanno denunciato una situazione fuori controllo e complessa, soprattutto per il numero di persone che rischiano la vita in queste ore nel Mediterraneo centrale, l’aggiunta del Mayday relay lanciato dagli attivisti della Sea Watch è la conferma attraverso un segnale di pericolo molto serio e grave che lo scenario in mare potrebbe aggravarsi con il trascorrere delle ore e trasformarsi una grande tragedia. Si parla di circa 450 persone migranti su almeno quattro imbarcazioni in avaria, mentre altre 800 circa aspettano di approdare in un porto sicuro, dopo essere state soccorse dalle navi umanitarie.

"Abbiamo informato le autorità per tutta la notte - hanno precisato su Twitter gli attivisti di Watch The Med che usano i social come cassa di risonanza -. Ore dopo non c'è ancora traccia di soccorso. Perché il colore della pelle dovrebbe determinare il valore della vita? Agite ora!".



È un grido di denuncia, l’ennesimo nel vuoto istituzionale che continua a contraddistinguere la gestione della rotta del Mediterraneo centrale.

Reuters

Per quanto riguarda l’altra segnalazione, altre 45 persone sono in mare da ore - stando a quanto riportato da Alarm Phone - e "dicono di aver esaurito il carburante e di trovarsi in condizioni critiche. Le autorità italiane e maltesi sono informate: non devono tardare i soccorsi per questa e le altre 3 barche in mare", fanno sapere gli attivisti di Watch The Med che gestiscono il call center Alarm Phone.



"Chiediamo con urgenza l'intervento delle autorità per assistere le oltre 800 persone che al momento, come riportato da Alarm Phone, hanno bisogno di assistenza in mare" ha sottolineato Linardi. "Abbiamo soccorso senza sosta negli ultimi giorni e ora abbiamo superato la nostra capacità di imbarco. Non possiamo dare assistenza a tutte queste persone. Le autorità ci hanno ignorato, non abbiamo ricevuto alcun supporto in nessuno dei casi a cui abbiamo dato assistenza, anche insieme alle ong Sos Méditerranée e ResQ Ship. Al momento solo le Ong sono in mare a dare aiuto e tuttavia non è sufficiente. Le autorità sono completamente assenti. E possibilmente quando arriveremo in porto ci bloccheranno ancora, accusandoci di aver salvato troppe vite, quelle che hanno deciso di abbandonare in mare".

Nello specifico le navi umanitarie di Sos Mediterranee e Sea Watch, con un’ulteriore operazione di salvataggio nelle ultime 24 ore, dopo quelle già effettuate nei giorni precedenti continuano ad adempiere al dovere di soccorrere in mare, trovandosi ora al limite delle loro possibilità. Ora a bordo delle due navi ci sono complessivamente circa 800 naufraghi: 555 sulla Ocean Viking e 250 sulla Sea Watch 3.

Le due Ong - la francese Sos Méditerranée e la tedesca Sea Watch - chiedono un porto per poter approdare e mettere al sicuro le persone soccorse.

“Per tutta la notte (tra domenica e lunedì, ndr), fino alle prime ore del mattino, insieme a Sea Watch e ResQ, siamo stati impegnati in una difficile operazione di soccorso di 400 persone da una grande barca di legno che imbarcava acqua. I sopravvissuti stanno ora ricevendo assistenza sulla Ocean Viking e sulla Sea Watch 3. Abbiamo ora a bordo 449 sopravvissuti in totale” fa sapere la Ong Sos Méditerranée.

Reuters

Nello specifico "la Ocean Viking ha soccorso, nella Sar maltese, 106 persone da una barca di legno sovraffollata, segnalata da Sea Watch 3” e tra loro il più giovane naufrago salvato in questa operazione ha solo 3 mesi.


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