lunedì 30 marzo 2009
Con un discorso di 60 minuti a tutto campo, Silvio Berlusconi ha chiuso ieri il congresso fondativo del Popolo delle Libertà, che lo ha acclamato presidente.  La crisi, le riforme, il federalismo sono i temi princpali toccati.
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Sessanta minuti di intervento e 70 applausi, con quattro standing ovation. È la contabilità dell'intervento con cui Silvio Berlusconi, neo acclamato presidente, ha battezzato ieri il Pdl e ha chiuso il congresso fondativo del nuovo partito del centrodestra.Berlusconi ha fatto ingresso nel padiglione 8 della Nuova Fiera di Roma proprio mentre le assise lo acclamavano presidente del partito, pochi minuti dopo mezzogiorno, ha sottolineato che la "missione del governo è portare l'Italia fuori dalla crisi", e ha aggiunto che la Costituzione "va ammodernata", perchè serve attribuire più poteri al premier.Berlusconi ha poi confermato la sua candidatura alle elezioni europee e ha lanciato una sfida al segretario del Pd, Dario Franceschini, a fare altrettanto.Ecco in sintesi i principali temi su cui Berlusconi si è soffermato.Crisi: "La nostra missione deve essere quella di portare l'Italia fuori dalla crisi", dice. "Si tratta di un virus partito dalla finanza che ha colpito l'economia reale, nessuno al mondo può dire di avere la ricetta sicuro per debellare questo virus", spiega il premier che ribadisce la necessità che gli italiani non mutino le proprie abitudini. "Questa crisi non ci impedirà di portare avanti i nostri progetti", continua Berlusconi, assicurando che "nessuni sarà lasciato indietro".Costituzione e poteri premier: "Bisogna modificare la Costituzione, arricchendola, il governo non può farsi imbrigliare. In Italia il premier ha poteri finti mentre deve avere poteri veri, come in tutte le grandi democrazie occidentali". Berlusconi si rivolge all'opposizione, sostiene che "le riforme andrebbero fatte in due", ma dopo le esperienze di questi anni c'è molto da dubitare sulla controparte". Europee: Berlusconi lancia il guanto di sfida al segretario del pd, Dario Franceschini, che ieri gli aveva chiesto di non candidarsi alle europee. "Non ho esitazioni ad impegnarmi concretamente - risponde berlusconi - come un leader deve avere il coraggio di fare. Una candidatura di bandiera, una bandiera dietro la quale ogni vero leader chiama a raccolta il proprio popolo. Sarebbe bene che anche un leader dell'opposizione, se esistesse un leader, facesse altrettanto".Pdl: "Dovrà essere una fucina di idee e di programmi. Un grande partito ha bisogno dell'apporto delle diverse sensibilità personale. Tutto questo se non diviene correntismo è lievito della democrazia", dice. Il nuovo partito, continua, si candida a raggiungere il 51%, perchè non "ci possiamo accontentare" di essere al 44%, come testimoniato dai sondaggi. Berlusconi ha definito gli aderenti al Pdl, "missionari di libertà".Sinistra: "Questa sinistra è così arretrata e faziosa che non fa opposizione al governo ma fa opposizione al Paese". Berlusconi torna a polemizzare con l'opposizione e ripropone il discorso del 26 gennaio del '94, 'quello della discesa in campo spiegando che la genesi "del sogno del Pdl", nacque allora.Scuola: Il premier ribadisce che i cittadini devono avere la possibilità di scegliere tra pubblico e privato, ribadisce che gli insegnanti saranno "scelti per le loro capacità", e che in tutti i licei si insegnerà anche "la seconda lingua". La scuola - promette - "non sarà più ammortizzatore sociale. Il titolo di studio non sarà più un pezzo di carta, ma garanzia di lavoro".Donne: "C'è una disparità occupazionale e salariale a danno delle donne. in Italia c'è una questione femminile da risolvere", sostiene Berlusconi. Il nostro governo ha fatto ben 7 leggi a difesa delle donne, la sinistra zero, nemmeno una"Federalismo: "Il nostro federalismo, quello vero non quello falso della sinistra - dice - servirà, a regime, a ridurre gli sprechi, i costi della politica, a razionalizzare e a tagliare le spese inutili. Servirà ad abbassare le tasse ed è lì che metteremo le risorse del federalismo". Il federalismo, aggiunge, "non è un tributo alla Lega nè una mera redistribuzione di risorse".Piano casa: "Il piano casa che faremo sarà dedicato anche e soprattutto ai giovani", ha detto Berlusconi.
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