lunedì 21 marzo 2011
La Lega prepara una risoluzione da sottoporre al Parlamento in cui si chiede, tra le altre cose, l'assunzione di responsabilità dei Paesi della coalizione a farsi carico di una quota di profughi e un blocco navale per contenere le infiltrazioni terroristiche. E La Russa, dopo il Consiglio dei ministri straordinario, chiede che il comando delle operazioni passi alla Nato.
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Il ruolo dell'Italia nella missione in Libia è stato oggetto di discussione in una sorta di vertice di maggioranza svoltosi prima della riunione del Cdm e più precisamente sull'aero in cui viaggiavano insieme Silvio Berlusconi, Ignazio La Russa, Umberto Bossi e Roberto Calderoli. Il Carroccio avrebbe ribadito al Cavaliere le preoccupazioni per i rischio di un considerevole aumento degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane. Ecco perchè l'annuncio di volere presentare una risoluzione insieme con il Pdl per impegnare la comunità internazionale a fornire aiuti al nostro Paese. Il Cavaliere, a quanto raccontando, avrebbe ascoltato le ragioni della Lega spiegando che l'Italia non poteva agire in modo diverso. Il premier avrebbe poi ribadito che in un momento così delicato per il nostro paese il governo e la maggioranza deve dimostrare il massimo dell'unità.Il rispetto degli accordi commerciali su gas e petrolio; l'assoluto rispetto della risoluzione Onu; la necessità di un coordinamento Nato; l'assunzione di responsabilità dei paesi della coalizione a farsi carico di una quota di profughi; blocco navale per contrastare l'immigrazione clandestina e prevenzione e contenimento delle infiltrazioni terroristiche. Sono questi i punti, secondo quanto si apprende, della risoluzione sulla crisi libica, a cui sta lavorando il Carroccio in queste ore. Sul documento, targato Lega, potrebbe esserci - sempre secondo quanto si apprende - una convergenza del Pdl. La risoluzione dovrà essere sottoposta al voto dell'aula delle Camere e la Lega su questo sarebbe stata categorica. Anche il Pdl - lo ha ribadito oggi anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - intende chiedere agli organismi internazioniali e alla comunità europea l'impegno a far fronte alle difficoltà che ricadranno sull'Italia e vuole che il Parlamento si esprima con un voto dell'Assemblea. Consiglio dei ministri straordinario questa mattina per fare il punto sulla crisi libica. Al termine, il comunicato del governo specifica che "il Ministro della difesa, Ignazio La Russa, ha svolto una relazione sull'evolversi della situazione in Libia, fornendo piena assicurazione circa il  mantenimento delle operazioni nell'ambito di quanto previsto dalla Risoluzione n.1973 dell'Onu". L'Italia insisterà affinché il comando delle operazioni in Libia passi sotto il controllo della Nato. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Riteniamo che il comando delle operazioni sia più opportuno che passi la mano, sia perchè la linea della Nato è più collaudata, sia perchè il controllo avverrebbe in maniera più chiara" ha aggiunto La Russa.«L'Italia non è in guerra contro la Libia ma partecipa a un'operazione autorizzata dalle Nazioni Unite. E, in una situazione così drammatica, bisogna evitare di cedere alle paure, ad allarmismi e anche ad assolute fantasie che sono soltanto tese a suscitare allarmismi immotivati», ha intanto dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ieri era in visita ufficiale a Milano. Il capo dello Stato ha aggiunto: "In Libia abbiamo avuto una repressione forsennata e violenta rivolta contro la stessa popolazione libica da parte del governo e del suo leader Gheddafi. La Carta dell'Onu prevede anche azioni delle forze armate volte anche a reprimere le violazioni della pace». Le opposizioni, pur condividendo la linea interventista del governo, puntano l'indice sulle divisioni presenti nella maggioranza.Per Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, «sarebbe meglio che i diversi ministri stessero zitti e ilgoverno parlasse con voce univoca e venisse nelle commissioni competenti a definire meglio il nostro profilo in questa vicenda».Pier Ferdinando Casini è polemico con il leader della Lega: «Bossi dovrebbe avere una responsabilità ben superiore alla nostra: i suoi ministri occupano posti importanti, alludo ad esempio, al ministero dell'Interno». Il leader dell'Udc sottolinea: «Un'opposizione responsabile non può augurarsi che il governo si spacchi su argomenti simili».Critico per la non partecipazione italiana nel nucleo di comando delle operazioni in Libia è Italo Bocchino, vicepresidente di Fli: «Se la nostra condotta fosse stata più seria, l'Italia sarebbe stata al comando della missione. Ma hanno fatto troppe cose con Gheddafi e nel modo sbagliato. Non si può passare, in tre mesi, dal baciamano ai bombardamenti».
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