venerdì 27 maggio 2011
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Un incendio - che potrebbe essere di origine dolosa - è scoppiato nel seminterrato del palazzo che ospita il comitato elettorale del candidato sindaco del Pdl Gianni Lettieri. Nel seminterrato si trovavano strutture di gazebo e vario materiale elettorale. Non si è registrato nessun danno a persone. L'incendio è stato domato dai vigili del fuoco che hanno ritrovato sul luogo razzi bengala inesplosi. Circostanza che farebbe pensare ad un atto doloso.A dare l'allarme è stata una collaboratrice di Lettieri che si è accorta dell'incendio mentre lasciava l'edificio di via Palepoli, lungomare di Napoli. Il candidato del Pdl è stato avvisato dal portiere dello stabile che per primo si è introdotto nel seminterrato che affaccia su via Partenope cercando di spegnere il rogo con l'aiuto di un estintore. Poco dopo sono giunti i vigili del fuoco e lo stesso Lettieri.Nell'incendio divampato intorno alla mezzanotte nel locale seminterrato del comitato elettorale di Gianni Lettieri, oltre a volantini e manifesti, sono andati distrutti 26 gazebo che dovevano essere impiegati in occasione del comizio di chiusura del candidato del Pdl, in programma stasera in Piazza del Plebiscito. Sull'episodio indaga la polizia.LETTIERI,  DE MAGISTRIS RESPONSABILE CLIMA D'ODIO«Considero Luigi De Magistris moralmente responsabile degli episodi di violenza che dal 15 aprile in poi si sono susseguiti nei miei confronti e dei miei collaboratori, da ultimo l'incendio appiccato questa sera ai locali del mio comitato elettorale. Siamo tornati agli anni di piombo». Così il candidato del Pdl a sindaco di Napoli, Gianni Lettieri, commenta a caldo quanto accaduto in serata ai danni del suo comitato elettorale dove di si è sviluppato un incendio che, stando ai primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco, sarebbe di natura dolosa. «Addebito a De Magistris - ha proseguito Lettieri - la responsabilità di non aver mai preso le distanze dai numerosi episodi di violenza che hanno contrassegnato la campagna elettorale». Lettieri è sul posto dove nel frattempo è giunta un'ambulanza per prestare le cure al portiere dello stabile rimasto intossicato dal fumo. DE MAGISTRIS, NO A INSINUAZIONI , VADO A TESTA ALTA«Nel respingere sempre e comunque ogni forma di violenza, anche se di natura strumentale, la mia storia di magistrato che ha sempre contrastato ogni forma di violenza e di deviazione occulta anche all'interno delle istituzioni mi consente di andare a testa alta e di respingere ogni insinuazione sulla responsabilità di un clima di violenza che non ha mai caratterizzato la nostra campagna elettorale». Così il candidato sindaco di Napoli dell'Idv Luigi De Magistris replica alle accuse del suo avversario del Pdl Gianni Lettieri che lo ha chiamato in causa dopo l'incendio appiccato al suo comitato elettorale. «Anzi - prosegue il candidato del centrosinistra - mi auguro che la magistratura faccia piena luce su questo episodio, su paventati ritorni ad anni di piombo inesistenti e su aggressioni inventate, in modo tale da evitare che si possa inquinare una straordinaria campagna elettorale che sta portando a una svolta storica e alla mia vittoria in questa città». «Non consentirò a nessuno di insinuare condotte violente - sottolinea De Magistris - attribuibili a me e a tutti i concittadini che mi stanno sostenendo. Abbiamo dalla nostra parte la ragione delle idee, il pacifismo, la passione e la non violenza. Sono altri, evidentemente, che hanno interesse a turbare un clima elettorale che sta invece conducendo a restituire ai napoletani il protagonismo civico che meritano». «Dal momento - conclude De Magistris - che la nostra campagna elettorale è caratterizzata da passione, entusiasmo e militanza politica spontanea, e dal momento che stiamo ad un passo da un successo storico, nessuno di miei sostenitori avrebbe il più lontano interesse ad esercitare qualsiasi atto anche solo di sberleffo nei confronti del mio avversario ed è per questo che solo la magistrataura nella sua autonomia dovrà accertare chi sta cercando in queste ore con ogni mezzo di turbare l'inevitabile corso degli eventi».
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