giovedì 12 febbraio 2009
Gli uomini della Digos, in azione in sette aziende campane, hanno trovato soltanto il 10% dei destinatari del progetto "I.so.la." sul posto di lavoro. Gli altri, circa un migliaio, ora rischiano una denuncia per truffa. L'iniziativa, finanziata da governo e Regione, beneficia di un investimento da 30 milioni di euro.
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Dovevano essere in azienda. A lavorare per garantirsi un futuro professionale, grazie a un progetto pensato appositamente per loro e finanziato dal governo e dalla Regione Campania. E invece il migliaio di disoccupati coinvolti nel progetto "I.so.la" su cui stamane gli uomini della Digos hanno effettuato controlli non c'erano, salvo qualche sparuta eccezione. Risultato: una denuncia per truffa che potrebbe scattare già nelle prossime ore per i circa mille disoccupati "assenti" e l'avvio di un'indagine dalla quale potrebbero emergere gravi irregolarità nell'utilizzo di soldi pubblici e che accende i riflettori anche sulle imprese destinatarie di contributi per consentire l'attuazione del programma.Gli uomini della Digos, oltre una cinquantina oggi in azione, hanno trovato pochissimi lavoratori al loro posto nelle aziende interessate al progetto di work esperience che in tutta la Campania coinvolge 3.500 disoccupati. I mille nei confronti dei quali potrebbe scattare la denuncia sono quelli interessati dai controlli effettuati stamattina, in sette aziende, cinque di Napoli (Saco, Eurocoop, Susym Global Service, Coop Europa Servizi, Sant'Ambrogio) e due in provincia, ad Acerra, la Interservizi e la Clear Servizi.Solo il 10% al proprio posto. I controlli sono stati effettuati durante il turno 8-14 e solo il 10% dei senza lavoro era al proprio posto. La maggior parte non si è presentata, altri hanno firmato e poi sono andati via. Un progetto da 30 milioni di euro. Tremilatrecento disoccupati di lunga durata di Napoli e provincia ai quali viene riconosciuto un contributo mensile di 500 euro per un anno, più un bonus "una tantum" di 1500 euro per le aziende che offrono sei mesi di tirocinio formativo, più sei mesi di esperienza lavorativa (quattro ore al giorno per quattro giorni a settimana). Sono i numeri del progetto I.so.la., al centro dell'operazione della Digos di Napoli che ha accertato numerose anomalie nella presenza dei disoccupati ai corsi di formazione.Il progetto beneficia di un investimento da 30 milioni di euro di cui 22 stanziati dal governo e 8 dalla Regione Campania. La misura I.so.la. è in piedi da due anni. Modesti allo stato i risultati: dopo il primo anno di corsi meno del 10% dei partecipanti ha trovato un impiego rinunciando alle attività del secondo anno. Quasi tutti i partecipanti alle attività del primo anno, infatti, hanno preso parte anche al secondo modulo. "I partecipanti che verranno denunciati dalla Digos perché riconosciuti inadempienti - annuncia l'assessore regionale alla Formazione Corrado Gabriele - verranno automaticamente esclusi dai corsi. Già a settembre scorso - ricorda l'assessore - 250 partecipanti ai corsi erano stati sospesi dopo i controlli effettuati dall'assessorato al Lavoro".
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