mercoledì 24 maggio 2023
Due giovani (di 19 e 17 anni) hanno fatto fuoco per vendicarsi dopo una discussione. La famiglia stava prendendo un gelato. L'appello del vescovo di Nola, Francesco Marino
Sparatoria contro un bar a Sant'Anastasia, provincia di Napoli. Feriti padre, madre e la figlia di 10 anni

Sparatoria contro un bar a Sant'Anastasia, provincia di Napoli. Feriti padre, madre e la figlia di 10 anni - Ansa

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Stava mangiando un gelato con il papà, la mamma e il fratellino in una tranquilla serata di primavera, quando all’improvviso si è scatenato il putiferio: due giovani armati in sella a uno scooter fanno partire una sventagliata di mitra in mezzo alla folla. Un proiettile colpisce di rimbalzo Assunta, dieci anni, a uno zigomo.

È a tutti gli effetti una “stesa”, di quelle che i giovani criminali napoletani eseguono nelle ore notturne per intimidire i propri avversari.

I due ce l’hanno col titolare e con gli avventori di un bar vicino, con i quali hanno avuto una discussione poco fa. È accaduto martedì sera, intorno alle 23, nel centro di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli.

La bambina ha subito due operazioni al volto presso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove è stata accompagnata d’urgenza da un passante la notte in cui è avvenuta la sparatoria. Il proiettile si è incastrato nelle ossa dello zigomo e l’ha solo ferita, ma la prognosi sarà sciolta solo dopo 72 ore.

Vi erano altre famiglie in strada al momento degli spari. Anche il padre della bimba, Mario, guardia giurata, 43 anni, e sua madre, Anna, 36, sono rimasti feriti (quest’ultima all’addome, sebbene in maniera superficiale). L’altro figlio della coppia, originaria del Comune vicino di Pollena Trocchia, è rimasto illeso. Ha 6 anni.

Uno dei due protagonisti della sparatoria è stato interrogato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che coordinano le indagini. L’altro, un diciassettenne, è fuggito ma in serata si è costituito: sarebbe il figlio di un camorrista morto ammazzato.

Le telecamere di videosorveglianza del Comune hanno ripreso la scena. Le immagini sono state immediatamente messe nella disponibilità dei carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, che conducono le indagini con il coordinamento della Dda di Napoli. Diversi testimoni, presenti al momento degli spari, sono stati ascoltati dagli inquirenti al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

«Insieme ai parroci e ai religiosi della città, – ha dichiarato il vescovo di Nola, Francesco Marino – faccio appello a tutta la società civile: ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, si senta responsabile nel fare luce su questa tristissima vicenda e fornisca quanto sarà utile alle forze dell’ordine per ristabilire la giustizia e la buona fama dell’intera popolazione; nessuno ceda alla tentazione dell’omertà e della paura. Tutti adoperiamoci per costruire una società dove le famiglie possano trovare sicurezza e i giovani crescere nel ripudio della violenza e dell’atteggiamento camorristico».

Assunta come Noemi Esposito, la bambina coinvolta in un agguato camorristico avvenuto il 3 maggio 2019 in pieno giorno, a Napoli. La bambina si salvò dopo una lunga degenza nello stesso ospedale in cui ora si trova Assunta.

La notte fra il 19 e il 20 marzo scorsi, Francesco Pio Maimone fu ammazzato a colpi di pistola, all’età di 18 anni, nel corso di un litigio fra coetanei cui era estraneo.

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