Nalini Gopitharan ha 17 anni e vive a Como

Nalini Gopitharan è una diciassettenne attiva nell’associazionismo studentesco comasco ed è la responsabile di un giornalino provinciale. Le origini sono miste: madre russa, padre dello Sri Lanka, lei è nata in Germania, dove i genitori si conobbero. «Però – va subito al dunque – vissuta in Italia da quando avevo 8 mesi. Prima a Palermo, dai sei anni a Como nella frazione di Camerlata». La scelta è stata del papà: «Era un gran viaggiatore, anche per lavoro, ma aveva il sogno dell’Italia. Appena ha potuto vi si è trasferito; oggi lavora come magazziniere». Nalini ha seguito il dibattito della riforma sulla cittadinanza: «Riguarda ragazzi come me. Io non mi sento affatto immigrata; sì, sono figlia di immigrati, ma pienamente italiana».

Non parla né russo, né singalese («Un po’ mi dispiace»); in Sri Lanka è stata una sola volta in vacanza, in Russia mai. «Quando in prima superiore – racconta – siamo andati in gita in Svizzera, che da Como è proprio vicina, è stato complicatissimo perché non ero italiana: non ci ho rinunciato per principio, impazzendo per avere l’autorizzazione, ma veramente è stato assurdo». Sulla carta Nalini è cingalese: «Tra l’altro – precisa – in Sri Lanka ci sono due etnie (tamil e cingalese) che per decenni sono state divise da una guerra civile. Io sono tamil, ma la cittadinanza è cingalese. Difficile sentire quell’appartenenza». In ogni caso quando spegnerai le prossime candeline, potrai chiedere la cittadinanza come neomaggiorenne... «No – corregge giustamente –, per colpa di quei primi 8 mesi in Germania». Nalini rimarrà straniera a casa sua.