giovedì 23 giugno 2011
Una lite durante una partita amatoriale a Sant'Arpino per via di un'espulsione è costata la vita un giovane di 24 anni. A freddarlo un 19enne già noto alle forze dell'ordine per comportamenti violenti negli stadi.
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Si è costituito in questura a Caserta il 19enne accusato di aver ucciso Elpidio Iannicello, 24 anni, conosciuto in paese come "Ciro", accoltellato ieri sera al Centro Sportivo Ludi Atellani di Sant'Arpino, in via Baraccone, e che aveva ferito Giulio Iorio, 22 anni. Raffaele Topa di Grumo Nevano, di 19 anni, già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio e colpito anche da provvedimento Daspo del questore di Napoli perchè ritenuto responsabile di violenze allo stadio San Paolo nel 2007, è stato accompagnato  dal suo avvocato in questura in piazza Vanvitelli a Caserta dove erano già giunti i poliziotti del commissariato di Aversa, coordinati dal dirigente Luigi Del Gaudio, che hanno condotto le indagini. Topa è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario e tentato omicidio e in queste ore sarà interrogato dal pm della procura di Santa Maria Capua Vetere Federica D'Amodio che ha disposto anche il sequestro della struttura sportiva teatro dei fatti di sangue.Nel complesso sportivo di Sant'Arpino si stava disputando, ieri sera, un incontro di calcetto nell'ambito di un torneo amatoriale tra le squadre Street Boys e Whithe Angels conclusosi tra polemiche a seguito di una espulsione di un giocatore. Al termine dell'incontro quattro giocatori inizialmente si erano allontanati dal campo; poi sono tornati dopo circa 20 minuti, aggredendo Elpidio Iannicello e Giulio Iorio che si erano intrattenuti a bordo campo dopo la partita. Uno degli aggressori aveva, quindi, estratto un coltello di grosse dimensioni, ferendo i due gravemente in zone vitali. La polizia aveva subito raccolto dichiarazioni di calciatori e spettatori, i quali avevano spiegato agli agenti che uno dei giocatori della stessa squadra della vittima, espulso dal terreno di gioco, era stato l'artefice della spedizione punitiva, avendo litigato precedentemente con il 24enne per il comportamento che aveva tenuto in campo.
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