lunedì 21 marzo 2011
«Una legge indispensabile per arginare la falla creata nell'ordinamento giuridico dagli interventi della magistratura sul caso Eluanà che hanno di fatto indotto una deriva eutanasica». Così l'assemblea nazionale del Movimento per la vita, riunita domenica a Firenze, ha definito la legge sul fine vita in discussione alla Camera.
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"Una legge indispensabile per arginare 'la falla creata nell'ordinamento giuridico dagli interventi della magistratura sul caso Eluanà che hanno di fatto indotto una deriva eutanasica". Così l'assemblea nazionale del Movimento per la vita, riunita domenica a Firenze, ha definito la legge sul 'Fine Vità in discussione alla Camera."Il Movimento per la vita - aggiunge la nota - chiede che la legge sia rapidamente approvata e che sia mantenuto il suo impianto a proposito di indisponibilità della vita umana, persistenza dei reati di omicidio del consenziente e istigazione/aiuto al suicidio, impossibilità di inserire nelle Dat una richiesta di non erogare o di sospendere le cure salvavita".All'assemblea hanno partecipato anche il vescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori, il presidente di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, e il presidente associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda.
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