lunedì 18 dicembre 2017
Lo scontro frontale è avvenuto stamane sulla via Aurelia a Roma. Gravemente ferita anche la coppia che viaggiava sull'altro veicolo coinvolto. Il premier Gentiloni esprime il cordoglio del governo.
Morto in un incidente stradale l'ex ministro Altero Matteoli
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Lutto a Palazzo Madama. L'ex ministro Altero Matteoli è morto stamane in un incidente stradale sulla via Aurelia a Roma. La notizia è stata data dal presidente della Commissione Banche Pierferdinando Casini, poco prima dell'inizio dell'audizione del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il senatore di Forza Italia viaggiava da solo su una Bmw quando si è scontrato con un'altra vettura che veniva dal senso opposto all'altezza di Orbetello. La coppia che viaggiava sull'altra auto coinvolta è in gravi condizioni, uno ricoverato all'ospedale di Pisa e l'altro, una donna, trasportato in elisoccorso all'ospedale di Siena. Tutto il mondo della politica ha espresso il suo cordoglio per la morte del politico toscano, a partire dal premier Paolo Gentiloni. Di Matteoli, il presidente del Consiglio «ricorda la passione politica, la coerenza del suo percorso, il profondo senso delle istituzioni».

Una vita in politica: dall'Msi alla poltrona di ministro con Berlusconi

Nato a Cecina l'8 settembre del 1940 Altero Matteoli inizia la sua vita politica come esponente del Movimento sociale italiano diventandone segretario regionale per la Toscana. Nel 1994 aderisce ad Alleanza nazionale ed è nominato ministro dell'Ambiente nel governo Berlusconi I fino al gennaio 1995. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Lucca per la coalizione della Casa delle Libertà e, dall'11 giugno 2001 fino al maggio 2006 torna a ricoprire la carica di ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio nei governi Berlusconi II e III. La sua azione di governo raccoglie critiche da parte della associazioni ambientaliste per il ritardo nell'approvazione del piano nazionale di assegnazione delle emissioni, il silenzio sui piani di attuazione concreta del protocollo di Kyoto e l'accettazione del condono edilizio varato dal suo governo.


Dopo le elezioni politiche del 2006 conquista un seggio al Senato e viene nominato capogruppo di An a Palazzo Madama. Nel governo Berlusconi IV è ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra i suoi atti in qualità di ministro un accordo per la realizzazione del collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione (la cosiddetta Tav). Nel dicembre 2009 propone l'innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade a 150 km/h. Una proposta che trova l'opposizione dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada. Nel corso della sua carriera presiede anche varie volte il Cdm in qualità di ministro anziano nei casi di assenza del premier Berlusconi.
Il 16 novembre 2013, dopo il termine delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia e nel marzo 2014 ne diventa membro del comitato di presidenza. Sempre nello stesso anno Matteoli compare nella lista dei 100 indagati dalla procura di Venezia per l'inchiesta sul Mose ed il 14 settembre 2017 viene condannato in primo grado a quattro anni di reclusione.

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