sabato 17 ottobre 2009
Forte calo di infortuni e morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2009: rispettivamente -10,6% e -12,2%. I dati sono stati resi noti dall'Inalil che sottolinea come la flessione dipenda anche dalla crisi. Una quota tra i 5 e i 6 punti percentali del calo è infatti da attribuire alla componente "accidentale" rappresentata dalla contingente congiunta economica.
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Forte calo di infortuni e morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2009: rispettivamente -10,6% e -12,2%. I dati sono stati resi noti dall'Inalil che sottolinea come la flessione dipenda anche dalla crisi. Una quota tra i 5 e i 6 punti percentali del calo è infatti da attribuire alla componente "accidentale" rappresentata dalla contingente congiunta economica. È stato al nord dove si è registrata la maggior riduzione di incidenti sul lavoro.I dati. Il primo semestre del 2009 - precisa l'Inail - è stato un periodo particolarmente negativo per l'economia italiana, sia sul versante dell'occupazione, diminuita dello 0,9% nel primo trimestre e dell'1,6% nel secondo, che su quello della produzione industriale, calata di oltre 20 punti percentuali. Se a questo si aggiunge il massiccio ricorso alla cassa integrazione appare chiaro che al calo della quantità di lavoro effettuata corrisponde, ovviamente, una considerevole flessione dell'esposizione al rischio di infortunio. Secondo le proiezioni statistiche, infatti, è possibile stimare che circa il 5-6% del calo è attribuibile alla componente accidentale rappresentata appunto dalla congiuntura economica particolarmente sfavorevole.La riduzione degli infortuni e dei casi mortali ha riguardato soprattutto i lavoratori nell'effettivo esercizio della loro attività con cali rispettivamente dell'11,1% e del 13,1%. Più contenuta invece la flessione degli infortuni in itinere, quelli cioè che si sono verificati sul percorso casa-lavoro e viceversa (-5,8%) e dei relativi casi mortali (-9,2%). Molto rilevante il calo dei morti sulla strada inoccasione di lavoro (-20,5%).Riguardo ai settori di attività la flessione più consistente ha riguardato soprattutto l'industria (-21,5% gli infortuni e -18,7% i casi mortali) e il compartometalmeccanico (-27,3% gli infortuni e -20% i casi mortali).Anche le costruzioni registrano consistenti flessioni con gli infortuni calati del 15,8% e i casi mortali del 3,9%. A livello territoriale è stato il nord ad evidenziaremigliori risultati con il Nord-Est che ha segnato un calo del 14,3% degli infortuni e del 20,9% dei casi mortali.
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