lunedì 20 giugno 2022
Arrivata in Italia nel 2008 per essere curata, era stata accolta in famiglia dall'allora responsabile della Protezione Civile della Bassa Romagna ed era attiva nel volontariato della Croce Rossa
Nazifa al Quirinale nel 2018

Nazifa al Quirinale nel 2018 - Ansa

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È morta a venti anni, mercoledì scorso, Nazifa Noor Ahmad, l'afghana nominata Alfiere della Repubblica nel 2018 dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, per il suo impegno come volontaria nella Croce Rossa. Sabato 11 era stata sottoposta al trapianto di polmoni a Padova..

Nel 2008 era giunta dall'Afghanistan a Bagnacavallo nel Ravennate grazie a un intervento congiunto fra il contingente militare Italiano in campo a Herat e la Protezione Civile della Bassa Romagna, al tempo guidata da Roberto Faccani che l'aveva accolta nella sua famiglia perché potesse curarsi da una grave forma di linfoma di Hodgkin toracico-cervicale.

Nel corso degli anni la giovane era stata ricoverata diverse volte nel reparto di onco-ematologia pediatrica dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna.

Nazifa, che avrebbedovuto sostenere l'esame di maturità posticipato a settembre, al liceo scientifico di Lugo, era stata accompagnata dalla mamma e da una delle sorelle adottive, sempre al suo fianco come Roberto Faccani, che le aveva trasmesso la passione per il volontariato, svolto nelle fila della Croce Rossa lavorando anche come interprete nei Centri di accoglienza per migranti. Un impegno che le era valsa l'onorificenza del Presidente della Repubblica.

"E' un momento molto difficile e noi della famiglia facciamo fatica a parlare ed esprimere ciò che proviamo per questagrave perdita - ha raccontato lo stesso Faccani a Il Resto del Carlino di Ravenna -. Nazifa è con noi da 14 anni ed io e la mia famiglia l'abbiamo seguita in ogni suo passo, sia per la cura della malattia, sia per l'inserimentonella vita sociale. Si sentiva perfettamente italiana, romagnola e bagnacavallese, tanto che a sette anni imparò la nostra lingua in soli quattro mesi. Era legata a tutti e amata da tutti. Gli amici e i compagni di scuola sono increduli di quanto accaduto e negli ultimi mesi l'hanno sempre seguita e sostenuta. Ha dato alla collettività il meglio di sé e resterà nei ricordi di molti".

Sulla morte della ragazza afghana si è espresso anche il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca. "Non ci sono parole adeguate per la scomparsa della nostra Nazifa - ha detto al Carlino -, ogni commento sembra superfluo. Ma non è così, perché la sua breve vita ha avuto un valore immenso: è stata veicolo di speranza e voglia didedicarsi agli altri per restituire quanto ricevuto".

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