Le indagini dell'operazione denominata Opus, condotte dalle fiamme gialle altoatesine, su direzione della Procura della Repubblica di Bolzano, avrebbero fatto constatare come il sacerdote e l'affarista sarebbero stati promotori e organizzatori di un'associazione a delinquere, attiva sul territorio nazionale ed estero, finalizzata alla commissione di svariati e ripetuti reati di truffa, riciclaggio e tributari, coinvolgendo persone e società collocate in Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, Stati Uniti e Italia.Dell'associazione facevano parte altre nove persone che a vario titolo collaboravano all'attività illecita, segnalate all'autorità giudiziaria, mentre i 'truffati' sono quasi trecento, prevalentemente residenti all'estero, per lo più in età avanzata, i quali, con la speranza di affidare i propri risparmi a persone esperte nei settori immobiliare e finanziario nonché animati dalla volontà di contribuire e aiutare la Fondazione umanitaria Kepha, capitanata da Benevenuti, versavano i propri soldi. Sono svaniti così complessivamente circa 30 milioni di euro, attraverso un articolato meccanismo di riciclaggio tra persone, società estere e italiane.
Le somme complessivamente sottratte agli investitori oggetto della truffa, oggetto della condotta riciclatoria e del reato di evasione fiscale sono state quantificate in circa 30 milioni di euro (che è il dato che emerge dal bilancio della società debitrice in Belgio) e il sequestro preventivo in forma per equivalente è stato disposto dall'autorità giudiziaria. I finanzieri hanno messo i sigilli per sequestro a Villa Vittoria, una lussuosa e antica dimora risalente nelle mura al 1465, a Piombino (Li), di proprietà della Fondazione Kepha del valore di circa 8 milioni di euro. Oltre alla villa, sempre di proprietà della Fondazione, è stato sequestrato un grande sito archeologico in Sicilia nel Centro Archeologico Museale di Triscina di Selinunte (Tp), del valore di circa 850mila euro; di proprietà della Icre Srl, società avente sede in Lussemburgo ma riferibile all'indagato latitante Ventisette è stato sequestrato un immobile in Poggio Catino (Ri) e altri immobili e terreni a Poppi (Ar).Le indagini sono scaturite da una denuncia di una ex collaboratrice del prelato, già suora, che si vedeva recapitare presso la propria abitazione in Alto Adige documenti bancari e non, riferiti ad un trust e una società di capitali, entrambi denominati 'Opus' che, evidenziavano movimentazioni di denaro per centinaia di migliaia di euro e delle quali non sapeva darsi una spiegazione ma che erano in ogni caso a lei riconducibili almeno cartolarmente.