lunedì 18 aprile 2011
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Nell'ambito dell'inchiesta principale sul cosiddetto caso Ruby, l'avvocato della consigliera regionale lombarda Pdl Nicole Minetti ha presentato ai pm una memoria che di fatto scarica le responsabilità nei confronti degli altri due indagati, il direttore del Tg4 Emilio Fede e l'impresario Lele Mora, soprattutto in relazione all'accusa di prostituzione minorile. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie. Nell'ambito di questa indagine, che ruota attorno alla giovane marocchina Karima el Mahroug detta Ruby, è stata stralciata la posizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il cui processo con rito immediato con l'imputazione di prostituzione minorile è iniziato il 6 aprile davanti al Tribunale di Milano.LA REPLICA DI FEDE«Ho letto una sintesi della memoria difensiva di Nicole Minetti assistita dall'avvocata Daria Pesce - dichiara in una nota il direttore del Tg4 Emilio Fede -. L'unico elemento mancante è che entrambe avrebbero bisogno dell'assistenza di uno psichiatra». Il consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti ha depositato oggi, tramite il suo legale, una memoria difensiva nell'ambito del filone di inchiesta appena chiuso sul caso Ruby in cui l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi è indagata insieme a Emilio Fede e a Lele Mora di induzione e favoreggiamento della prostituzione di 32 ragazze maggiorenni e della minorenne Ruby.MINETTI: NON ACCUSO NE' FEDE NE' MORALa consigliere regionale Nicole Minetti, accusata di induzione e sfruttamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta Ruby, ha negato di avere accusato nella memoria difensiva Emilio Fede e Lele Mora. «Il mio legale Daria Pesce - ha detto - ha presentato una memoria difensiva da cui si evince che non ho portato Ruby ad Arcore. In questa memoria, ci tengo a sottolinearlo, non accuso né Emilio Fede né Lele Mora».
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