sabato 24 agosto 2019
Nei quartieri difficili crescono esperienze per costruire rapporti umani e coesione sociale. Volontari e coop sociali a fianco di anziani, persone fragili, famiglie in difficoltà
Le Case bianche a Milano (Fotogramma)

Le Case bianche a Milano (Fotogramma)

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Affrontare la sfida della solitudine che si fa isolamento e aggredisce soprattutto le persone anziane e malate. Aiutare la gente delle Case Bianche di via Salomone e del decanato Forlanini, alla periferia est di Milano, a essere sempre più comunità. Offrire a questo territorio una testimonianza di «Chiesa in uscita». Per questo esiste l’associazione Onos, fondata nel dicembre del 2017 per proseguire – con un nome e un volto nuovi – la storia bella e feconda dei «Servizi di prossimità» avviati nel 2003 dalle parrocchie dell’Unità pastorale Forlanini.

Confermati gli ambiti principali di intervento: i servizi di prossimità domiciliare; le attività di animazione e socializzazione presso lo «Spazio Anziani Salomone»; il volontariato presso la Rsa Gerosa Brichetto. Confermati lo stile, la filosofia d’azione, il radicamento ecclesiale, la relazione sorgiva con Caritas Ambrosiana. Immutata la sede: lo «Spazio Anziani» di via Salomone 30, nel seminterrato del Lotto 64, il grigio mastodonte di proprietà Aler che tutti chiamano «Case Bianche» e che ha avuto il suo giorno di gloria il 25 marzo 2017, quando papa Francesco aprì la sua visita pastorale a Milano recandosi presso alcune famiglie del caseggiato e guidando la preghiera davanti a una folla di fedeli, al cospetto della Madonnina collocata nel grande spiazzo fra le Case Bianche e il parco Galli.

A ricordo di quell’incontro, gli "utenti" dello «Spazio Anziani Salomone», lo scorso anno, si sono fatti fotografare davanti alla Madonnina e hanno fatto avere la foto, con i loro messaggi e saluti, al Papa. Che ha ricambiato inviando la sua benedizione. Una copia di quella foto è appesa alla parete dello «Spazio Anziani». Piccola, eloquente testimonianza di una delle sfide alle quali è chiamata Onos: «Promuovere relazioni per superare le solitudini e aiutare un gruppo di persone a diventare comunità, scoprendo insieme la dimensione del dono», scandisce Stefano Bosi della cooperativa sociale Filo di Arianna. Ed è, questa, una delle novità che hanno accompagnato la nascita dell’associazione.

L’opera dei volontari di Onos, grazie a una convenzione, si intreccia e integra, infatti, con l’opera prestata da personale qualificato della cooperativa per l’erogazione di servizi di animazione, di segreteria e di pulizia. A coordinare le azioni di Onos, a titolo volontario, è Giorgio Sarto, "colonna" (e memoria storica) dei Servizi di prossimità Caritas.

Dodici i volontari impegnati nelle attività di prossimità domiciliare, sette quelli all’opera allo «Spazio Anziani». In totale, 86 gli "utenti" nel primo semestre 2019: 66 donne e 20 uomini, di cui 42 segnalati dai custodi sociali del Comune. E 74 hanno più di 65 anni, mentre 46 vivono senza supporti familiari stabili e significativi e 6 sono originari di Paesi extra Ue. I quartieri di provenienza: 52 vivono a Salomone e Mecenate (47 dei quali nel Lotto 64); 18 a Morsenchio; 11 al Forlanini e a Monluè; 5 a Ponte Lambro.

Le attività di prossimità domiciliare in cifre: 622 gli interventi nei primi 6 mesi del 2019, di cui 424 accompagnamenti a visite mediche o uffici pubblici e 208 servizi per disbrigo di pratiche (dal recapito di ricette presso studi medici alle pratiche presso i patronati, al ritiro di farmaci o di pensioni al pagamento di bollette). Per sei anziani e un adulto con problemi psichiatrici sono state avviate attività di monitoraggio con più "passaggi" a domicilio durante la settimana. Sono 22 invece gli "utenti" dello «Spazio Anziani Salomone» dove si svolgono attività di animazione (come i laboratori di canto e quelli ludici, cognitivi, espressivi) ed è stato introdotto un apprezzato laboratorio di musicoterapia.

«Dietro ogni numero c’è una persona, un nome, una storia. E dietro ogni gesto pratico di aiuto c’è una relazione, la risposta a una fragilità, a una solitudine, a una richiesta di ascolto, accoglienza, dignità – spiega Giorgio Sarto –. Perché la povertà, qui, non è solo economica. A chiamarci in causa è anche, o soprattutto, la povertà e la fragilità delle relazioni, dei tessuti familiari, dei rapporti di vicinato, come anche la fatica nel rapporto con le istituzioni. Tutto questo nel contesto critico di un quartiere di edilizia pubblica come le Case Bianche, e di un territorio complesso come il Forlanini. A queste sfide cerchiamo di rispondere da testimoni di una "Chiesa in uscita", come ci insegna papa Francesco».

A settembre scadrà la convenzione con il Comune per l’uso gratuito della sede di via Salomone 30. «Auspichiamo un rinnovo che non sia il semplice "copia-incolla" della vecchia convenzione ma tenga conto dell’evoluzione del servizio in un contesto che cambia – incalza Stefano Bosi –. Né i volontari né gli operatori – riprende e riflette Bosi – debbono sostituirsi alle istituzioni: piuttosto siamo chiamati a promuovere relazioni fra le persone e a fare rete con il Comune, l’Aler, i medici, i patronati, il privato sociale, le altre associazioni. Quel che facciamo, in fondo, corrisponde a quanto il nostro arcivescovo, Mario Delpini, ha chiesto all’intera comunità diocesana: diffondere e praticare, noi per primi, l’arte del buon vicinato».

L'appello: servono altri volontari

Onos lancia l’appello: servono volontari. Le caratteristiche? Che abbiano un po’ di tempo libero, e magari un’auto per portare gli anziani dal medico, in ospedale o presso gli uffici pubblici, piuttosto che competenze in materia fiscale, amministrativa o altro. Ma quel che serve, innanzitutto, è la voglia di imparare cose nuove. E la disponibilità alla relazione umana, all’ascolto, alla prossimità. A mettersi in gioco. In un cammino di comunità. Ecco, dunque, l’appello al territorio, ai suoi quartieri, alle parrocchie. Onos, per andare avanti, ha bisogno di risorse e di volontari.
Chi volesse farsi avanti può recarsi alla sede di via Salomone 30 (tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 9 alle 17 chiedendo di Giorgio Sarto o di Stefano Bosi, anche in questi giorni: lo «Spazio Anziani» rimane aperto tutto agosto), oppure chiamando lo 02.58016132 o scrivendo a forlanini@caritasambrosiana.it. Un’ultima annotazione. Cosa vuol dire «onos»? «È una parola greca che significa "asino", un animale citato diverse volte nella Bibbia – spiegano in associazione –. L’animale che ha portato Gesù a Gerusalemme. Ed è simbolo di umiltà, operosità e pace».




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