giovedì 16 luglio 2009
I due imputati, padri e figlio, riconosciuti colpevoli di omicidio per futili motivi. Il padre della vittima: la pena doveva essere più alta.
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Il gup di Milano Nicola Clivio ha condannato a 15 anni e 4 mesi i baristi Fausto e Daniele Cristofoli imputati per l'omicidio di Abdoul Guiebre, detto Abba, il 19enneoriginario del Burkina Faso ucciso a sprangate il 14 settembre 2008 perchè sorpreso a rubare un pacco di biscotti nel bar dei due imputati.Il giudice ha accolto l'impianto accusatorio del pm Roberta Brera che aveva chiesto una condanna a 16 anni e 8 mesi per l'omicidio aggravato da futili motivi. Le parti civili hanno chiesto 600 mila euro di risarcimento ma il giudice ha stabilito come provvisionale 100 mila euro ai genitori della vittima e 25 mila euro per ciascuna delle tre sorelle. Nessuna reazione, fanno sapere i legali, alla lettura della sentenza da parte dei due condannati.«È stata fatta giustizia, ma solo in parte, perchè la pena poteva e doveva essere più alta». Sono le prime parole di Hassane Guiebre, padre del giovane Abdoul ucciso nel settembre 2008, dopo la lettura della sentenza. «Dov'è mio figlio?» ha detto il padre visibilmente commosso. «Soddisfazione da parte mia non ce n'è» ha aggiunto.I legali di Fausto e Daniele Cristofoli, il padre e il figlio condannati per l'omicidio, hanno annunciato, subito dopo la sentenza, l'intenzione di ricorrere in appello. «Insisteremo - hanno spiegato i loro legali Elisabetta Radici e Marco Bolchini - perchè l'accusa di omicidio volontario venga derubricata in quella di omicidio preterintenzionale».
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