mercoledì 26 gennaio 2011
Il camposanto, sulla collina della frazione aronese di Dagnente, è tutt'ora transennato e chiuso al pubblico. Al momento non è giunta alcuna richiesta di riscatto e le indagini, coordinate dalla Procura di Verbania, non escludono alcuna pista, anche se l'ipotesi più probabile è il rapimento ai fini di richiedere il riscatto.
COMMENTA E CONDIVIDI
Continuano anche oggi i rilievi dei carabinieri nel cimitero di Dagnente, dove è stata trafugata la salma di Mike Bongiorno. Il camposanto, sulla collina della frazione aronese di Dagnente, è tutt'ora transennato e chiuso al pubblico. Al momento non è giunta alcuna richiesta di riscatto e le indagini, coordinate dalla Procura di Verbania, non escludono alcuna pista, anche se l'ipotesi più probabile è il rapimento ai fini di richiedere il riscatto. Ad agire, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, sarebbe stata una banda di 4-5 persone che, dopo aver rotto la lapide, ha asportato la bara calandola poi dal muretto di recinzione del cimitero e caricandola su un furgone parcheggiato sotto il camposanto. Il furto è stato denunciato ai carabinieri dal custode, non appena accortosi dell'accaduto. Lo si è appreso da fonti investigative.L'indagine, pur trovandosi Arona in provincia di Novara, è coordinata dalla Procura di Verbania, il capoluogo di provincia sul lago Maggiore. Oltre alle perizie svolte dai Ris all'interno e all'esterno del cimitero di Dagnente, le forze dell'ordine sono state impegnate in controlli e battute in tutta la zona tra i laghi, nelle province di Verbania e Novara. I Ris dei carabinieri hanno accertato che i ladri con il loro macabro bottino sono fuggiti dal retro del camposanto, passando attraverso un foro in rete metallica che recinge un prato con orto ai piedi della collinetta dove sorge il cimitero. In quella zona una strada secondaria porta a valle. Vicino c'è un condominio a quattro piani, ma nessun dei residenti si è accorto di nulla.FAMIGLIA, APPELLO A SENSO CIVILELa famiglia Bongiorno, ringrazia tutti gli amici di Mike che hanno dimostrato «come sempre affetto e solidarietà per una vicenda che l'ha lasciata sbigottita e addolorata, perché Mike ha sempre fatto del bene e non si meritava questo affronto». In una nota, «esprime inoltre piena fiducia alla Procura della Repubblica di Verbania e alle forze dell'ordine che stanno conducendo le indagini. Si appella infine al senso civile ed al rispetto del sacro che ha il Paese - perché sappiamo che Mike è nel cuore di tutti gli Italiani - e invita chiunque abbia informazioni utili a contattare le forze dell'ordine per aiutarci a risolvere questa dolorosissima vicenda».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: