giovedì 10 gennaio 2019
L'impegno del presidente della Commissione europea dopo il nuovo botta e risposta tra Salvini e Malta sul mancato rispetto degli accordi ad hoc di redistribuzione dei migranti sbarcati da giugno 2018
(Ansa)

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L'Unione europea è pronta a incontrare l'Italia sui ricollocamenti, come ha chiesto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo il vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi sull'accoglienza dei migranti delle navi delle due Ong tedesche Sea Watch e Sea Eye in quota all'Italia.
Nella notte tra mercoledì e giovedì Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato un accordo parziale sui migranti a bordo delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye fatti approdare soltanto mercoledì a Malta dopo 19 giorni "in ostaggio" del mare.

All'incontro a Palazzo Chigi hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che aveva mediato una prima intesa sui migranti con alcuni paesi dell’Unione Europea, e i vicepresidenti del Consiglio Matteo Salvini e Luigi Di Maio. I tre hanno deciso di accogliere una decina di persone (anche se il numero preciso ancora non si sa) che verranno affidati alla Chiesa Valdese, che si occuperà della loro accoglienza.

Il commissario europeo per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos si è già reso disponibile a incontrare gli esponenti del governo italiano per discutere di misure supplementari che possano essere prese" per fare eseguire il ricollocamento di oltre 200 migranti approdati in Italia nell'estate 2018.

Salvini ha accusato alcuni Paesi europei che la scorsa estate si erano detti disponibili ad accogliere di non hanno poi rispettato la promessa, in particolare riferendosi agli sbarchi in Italia delle navi “Protector” (dell’agenzia Frontex) e “Monte Sperone” (della Guardia di Finanza) a Pozzallo il 16 luglio 2018; e quello della nave Diciotti (Guardia costiera italiana) a Catania il 26 agosto 2018.

Su questo punto però il governo di Malta "esprime sdegno e sorpresa per le false accuse del ministro Salvini" e "invita il governo italiano a rivedere i suoi dati e astenersi dal ripeterli in futuri".

Il riferimento è alle affermazioni di Salvini su "presunti impegni di ridistribuzione volontaria non rispettati da parte degli Stati dell'Ue", tra cui Malta. "Nessuna lezione da Malta", risponde il vicepremier.



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