lunedì 24 aprile 2023
In totale la Guardia Costiera italiana ha soccorso nelle ultime ore ben 35 imbarcazioni con il salvataggio di circa 1.200 persone, due cadaveri recuperati e circa venti dispersi
Naufragi vicino a Lampedusa, venti dispersi. Recuperati due cadaveri

Reuters

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Quattro naufragi in poche ore a Lampedusa: due cadaveri recuperati, fra cui quello di una donna di 26 anni, una ventina di dispersi e 165 migranti salvati.
A preoccupare, in particolar modo, sono stati quei barchini in ferro - già definiti "bare galleggianti" dal procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, - che, all'improvviso, sono colati a picco. Su uno di questi, di 7 metri, viaggiavano in 38, originari di Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea, Mali e Sud Sudan. Il natante, stando ai racconti degli stessi sopravvissuti, aveva già imbarcato acqua quando alla vista della motovedetta della Guardia di finanza, alcuni degli extracomunitari si sono alzati in piedi per cercare, sbracciandosi, di chiedere aiuto. È in quell'istante che il natante si è ribaltato e gli occupanti sono finiti tutti in acqua. Una donna di circa 26 anni, è annegata.

Simile la dinamica del quarto naufragio: i 47 migranti a bordo del barchino, fra cui sei donne e un minore, alla vista della nave della Ong Open Arms hanno iniziato ad agitarsi, facendo capovolgere il natante e finendo in acqua.Tutti sono stati soccorsi dai volontari della Open Arms che li hanno poi sbarcati al molo commerciale.
Anche le altre due "carrette del mare" sono affondate a causa della scarsa galleggiabilità. Quaranta le persone, fra cui 8 donne e 6 minori, che, durante la notte, sono state salvate, in area Sar, dal peschereccio tunisino "Mohamed Amine". Marinai che hanno effettuato il soccorso prima dell'arrivo della motovedetta della Capitaneria su cui il gruppo è stato poi trasbordato.

Altri naufragi con decine di morti vengono segnalati anche dalle autorità libiche e tunisine. A distanza di alcune ore l'organizzazione della Mezza luna rossa ha fatto sapere di aver recuperati 34 corpi negli ultimi giorni al largo delle coste libiche. In totale i corpi di 34 migranti clandestini, annegati nel tentativo di guadagnare le coste europee, sono stati recuperati sulla sponda occidentale della Libia negli ultimi cinque giorni. "Per il secondo giorno consecutivo, dopo la segnalazione del naufragio di una imbarcazione di migranti vicino alla costa di Sabratha, undici corpi sono stati recuperati e consegnati alle autorità municipali, portando a 34 il bilancio complessivo dei corpi ritrovati" si legge sul profilo Facebook della Crl.

I migranti sono naufragati perché il gommone sul quale viaggiavano si è rovesciato non lontano dalla costa di Sabratha, ha spiegato a Agence France-Presse una fonte di sicurezza della città, secondo cui il numero delle vittime recuperate potrebbe aumentare. "In questo tipo di incidenti, le possibilità di sopravvivenza sono esigue" ha aggiunto spiegando che nessun Sos era stato lanciato.

Inoltre, la Guardia costiera tunisina ha confermato di aver rinvenuto domenica i corpi di 30 persone, tra cui quelli di due donne e due bambini, in stato di decomposizione. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi. Secondo un'indagine preliminare i corpi trovati vicino a Sfax, Kerkennah e Mahdia, la stessa fonte ha affermato che dovrebbe trattarsi di cadaveri appartenenti a subsahariani vittime di naufragi. I corpi sono stati inviati ai reparti di medicina legale per le indagini del caso. La nota non menziona a quali naufragi facciano riferimento questi ritrovamenti.

In totale la Guardia Costiera italiana ha soccorso nelle ultime ore ben 35 imbarcazioni con il salvataggio di circa 1.200 persone, due cadaveri recuperati e circa venti dispersi.
Le motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza faticano a raccogliere tutti gli Sos e soccorrere i tanti barchini che vengono segnalati in area Sar o nelle acque antistanti l'isola. La raffica di sbarchi si sta registrando dopo quattro giorni di stop dovuti alle cattive condizioni del mare.

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