Un'imbarcazione carica di migranti nel Mediterraneo - Ansa
Più di 70 migranti partiti dalla Libia risultano dispersi al largo della Tunisia. Lo riferisce la Guardia costiera. L'imbarcazione, su cui si trovavano circa cento persone, si è rovesciata ed è affondata al largo di Sfax (Tunisia centro-orientale). Unità della guardia costiera e della marina sono riuscite a salvare 30 migranti, ma gli altri sono dispersi, ha detto il portavoce della guardia nazionale Houcem Eddine Jebabli.
"75 persone risultano disperse dopo che una barca carica di migranti è affondata al largo della Tunisia oggi a Sfax", ha twittato l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Tunisia precisando che un corpo è stato recuperato. "L'Oim sta assistendo i sopravvissuti e sta lavorando con la Croce rossa internazionale alla ricerca dei migranti scomparsi".
La Guardia costiera italiana precisa che il naufragio "è avvenuto in acque territoriali tunisine. Durante la notte l'Autorità tunisina responsabile per l'attività di ricerca e soccorso, dopo aver assunto il coordinamento delle operazioni, ha inviato i propri mezzi navali nell'area del naufragio e sta attualmente procedendo al recupero dei naufraghi. La centrale operativa della Guardia Costiera di Roma è rimasta in costante contatto con la Guardia costiera tunisina per tutta la notte ed ha offerto anche la disponibilità di mezzi navali a supporto delle attività di soccorso tunisine".
Sempre nella notte si è verificato un altro naufragio in acque sar maltesi, con un centinaio di migranti soccorsi dalla Ong spagnola Open Arms. Attorno alla mezzanotte, scrive Open Arms - l'Astral ha trovato un'imbarcazione in condizioni critiche e ha cercato di assicurare le persone a bordo con i giubbotti salvagente, "ma l'instabilità dovuta al peso dell'acqua imbarcata, ha fatto rovesciare il mezzo". I migranti sono stati soccorsi con le 3 zattere di salvataggio in dotazione alla Astral, ma all'arrivo di una motovedetta tunisina molti migranti si sono buttati in mare rifiutandosi di salire a bordo. Subito dopo però le persone sono state recuperate e "ora sono tutte in salvo su Astral". Secondo la Ong sia le autorità tunisine sia quelle maltesi e italiane erano state avvisate.
"Sono oltre 650 a questo punto le persone morte nel Mediterraneo quest'anno-afferma il portavoce dell'Oim Italia Flavio Di Giacomo- Eppure resta inascoltato l'appello a rafforzare il pattugliamento".