lunedì 18 settembre 2023
Da Lampedusa la presidente della Commissione Ue ha rilanciato l'agenda Ue in 10 punti sui migranti. Ma non tutti gli obiettivi sono immediatamente realizzabili
Una foto di Lampedusa

Una foto di Lampedusa - Ansa

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Ieri a Lampedusa la presidente della Commissione Ue ha rilanciato l'agenda in 10 punti sui migranti focalizzando alcuni obiettivi sul sostegno diretto all'Italia e a Lampedusa.

Eccoli in breve:

1) il primo punto del Piano di azione sull'emergenza migranti prevede il sostegno della Commissione europea, dell'Agenzia per l'asilo europea e Frontex, per gestire il grande numero di migranti, anche con l'aiuto nella registrazione degli arrivi e delle identificazioni. Questo sarebbe un supporto tecnico e logistico diretto alle autorità italiane.

2) Il secondo punto prevede l'aumento del sostegno al trasferimento dei migranti fuori da Lampedusa, sollecitando gli altri Paesi europei a contribuire. Un rafforzamento, in sostanza, dei meccanismi di solidarietà volontaria che negli ultimi giorni sono stati messi in discussione dalla Germania.

3) Il terzo punto riguarda invece il supporto di Frontex per incoraggiare e facilitare un veloce ritorno dei migranti nei loro Paesi di origine, laddove non sono qualificati per l'asilo. Anche in questo caso, sarebbe un supporto diretto ai Paesi di approdo come l'Italia che hanno grossi affanni nell'eseguire i rimpatri.

4) Il quarto punto mira a migliorare e coordinare le leggi contro i trafficanti, nonché l'attività investigativa.

5) Il punto 5 del Piano europeo, quello che maggiormente è sembrato un'apertura all'Italia, intende rafforzare la sorveglianza aerea e di mare ed esplorare opzioni per espandere missioni navali esistenti o lavorare a istituirne nuove, nel Mediterraneo. Di questo, però, si inizierà a parlare da fine mese tra ministri dell'Interno, con tempi non prevedibili.

6) Il sesto punto sottolinea la necessità di adottare azioni contro la logistica dei trafficanti. L'Ue intende quindi lavorare con le autorità italiane per la rimozione e la distruzione di imbarcazioni e canotti.

7) Il settimo punto prevede che l'Agenzia per l'asilo europeo fornisca sostegno all'Italia per una veloce risposta alle richiesta di asilo e rimpatriare chi presenta richieste ritenute non fondate.

8) L'ottavo punto prevede di aprire corridoi umanitari e percorsi di arrivo legali per offrire ai migranti alternative sottratto al dominio dei trafficanti.

9) Il nono punto del Piano prevede il coinvolgimento dell'Unhcr per la protezione dei migranti sui loro percorsi e per poter aumentare i rimpatri volontari assistiti.

10) Infine, ultimo punto, l'Ue si impegna a lavorare con la Tunisia per l'attuazione del Memorandum di Intesa e per accelerare la conclusione di nuovi progetti e l'esborso di nuovi fondi diretti alla Tunisia. Qui il tema è molto politico, perché sembrano esserci anche dentro la Commissione Ue correnti di pensiero contrarie all'accordo con le autorità tunisine. Roma protesta, ricordando invece la celerità con cui furono finanziati gli accordi con la Turchia per aiutare la Germania.


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