martedì 27 novembre 2018
Arbitro insulta giocatore di colore in un incontro di serie D. L’episodio denunciato dal presidente del Forlimpopoli, squadra che affrontava il Ferrara. Vittima il 20enne Orobosa Monday
L’ala dei Baskérs Forlimpopoli, Orobosa Monday, durante una partita. Il giovane sarebbe stato vittima di insulti razzisti da parte di un arbitro

L’ala dei Baskérs Forlimpopoli, Orobosa Monday, durante una partita. Il giovane sarebbe stato vittima di insulti razzisti da parte di un arbitro

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Quando le offese e gli insulti razzisti vengono da un “arbitro” fanno ancora più male. Orobosa Monday, ventenne ala dei Baskérs Forlimpopoli (serie D di pallacanestro Emilia-Romagna), durante l’incontro di venerdì scorso al PalaPicci con Scuola Basket Ferrara, con la palla in mano va a spiegarsi dal direttore di gara e gli tocca in maniera del tutto inoffensiva un braccio.

«Volevo solo dirgli di fare attenzione ad alcune situazioni in cui poteva esserci un fallo a mio favore» commenta il giocatore. Nathan C., il “fischietto” bolognese, per tutta risposta lo avrebbe apostrofato così: «Metti giù quelle mani di m..., negro». A quel punto l’arbitro – stando al racconto del ragazzo, di professione odontotecnico a Rimini – avrebbe aggiunto un gesto, «quello che mi ha ferito di più: ha fatto il gesto di pulirsi il braccio nel punto in cui avevo appoggiato la mia mano».

Anche un giocatore di Ferrara avrebbe sentito la frase razzista pronunciata dall'arbitro: l’increscioso episodio è stato rilanciato dal compagno di squadra di “Oro” (come lo chiamano i compagni), Rodolfo Rombaldoni, 42 anni, playmaker di lungo corso e medaglia d’argento con la Nazionale italiana di pallacanestro alle Olimpiadi del 2004.

«Non avrei mai pensato di assistere a una scena del genere su un campo da basket, tantomeno con protagonista l’arbitro» è il commento allibito di Rombaldoni, al quale si sono aggiunti poco dopo su Facebook quelli di altri cestiti di fama come Giacomo Galanda, ex ala-pivot della blasonata Fortitudo Bologna, e Michele Maggioli, “centro” dell’Andrea Costa Imola (già punto di forza della Scavolini Pesaro e della Virtus Bologna), tutti concordi nello stigmatizzare la vicenda e sulla necessità di andare fino in fondo per far emergere le rea- li responsabilità dell’arbitro.

Tra l’altro anche il 20enne di origine nigeriana (nato a Benin City, ma vive a Forlì dall’età di 8 anni) è ufficiale di campo e arbitro, e fischia in tante partite a livello giovanile. Dopo gli insulti a sfondo razziale ricevuti da Conte, il ragazzo si è seduto mestamente in panchina e ha pianto. Episodi del genere, ad “Oro” erano accaduti solo una volta in passato: «da ragazzino. In quella occasione l’arbitro aveva sentito gli insulti e successivamente espulso il mio avversario». Durante un time- out, l’altra sera ha provato a raccontare l’accaduto agli ufficiali di campo ma «la partita è proseguita come se nulla fosse successo» commenta amareggiato il presidente Cristhofer Gardelli, che ha denunciato il fatto alla Federazione. «L’arbitro non riusciva a dire niente, si è contraddetto, arrampicandosi sugli specchi, mentre Oro gli diceva: “ripeti ora quella frase, se hai coraggio”. Alla fine ha detto che avrebbe lasciato una mail così da chiarirsi nei prossimi giorni ».

Nel referto di fine partita non c’è stata la possibilità di scrivere alcunché in relazione agli insulti. «Il razzismo è una brutta bestia e lo sport dovrebbe essere un punto di unione, dove la differenza di pelle non deve esistere – aggiunge Gardelli, anche lui di colore (è di origini dominicane) –. È il primo episodio di razzismo che mi capita nella mia vita cestistica: da presidente, resto ferito e allibito per quanto successo. Perché non abbiamo avuto possibilità di scrivere anche noi nel referto? Ora chi ci ascolterà? Questa è la peggior sconfitta della nostra società: essere vittima di un caso di razzismo». I Baskérs Forlimpopoli filmano ogni loro partita: ora esamineranno il video della gara per capire se l’episodio incriminato è stato registrato. La Federazione Italiana Pallacanestro intanto ha aperto una inchiesta

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