venerdì 30 ottobre 2015
​Riparato l'acquedotto ma il ritorno alla normalità è previsto in serata. Il ministero manda le autobotti. Il sindaco Accorinti: chiederemo stato di calamità.
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​Il ritorno alla normalità è previsto in serata. Dopo una settimana da incubo per la mancanza di acqua (a causa di una frana a Catalabiano che ha danneggiato l'acquedotto) Messina tira un sospiro di sollievo. La condotta è stata riparata e l'acqua dovrebbe arrivare nei rubinetti entro un paio d'ore. Intanto si mobilita l'esercito che sta provvedendo alla distribuzione di acqua nelle zone più a rischio come ha annunciato via twitter il ministro Pinotti. Il sindaco Renato Accorinti ha annunciato che il Comune chiederà comunque lo stato di calamità. "È stata un'emergenza incredibile e non vogliamo che accada più per questo chiederemo comunque lo stato di calamità affinché arrivino i fondi per mettere in sicurezza la condotta in ogni punto. Ora andrò all' Anci nazionale a Torino e da li chiederò con forza un aiuto per la città di Messina".  Alle nove del mattino l'acquedotto ha ripreso a funzionare ma il ritorno alla normalità sarà graduale. " Ci vorranno almeno 12 ore prima che arrivi nelle case dei messinesi" ha spiegato Leonardo Termini presidente dell'Amam, l'azienda Meridionale acque confermando che l'emergenza idrica nella città dello Stretto potrebbe finire a breve. In mattinata in molti rioni della città i disagi non sono mancati con numerose persone in fila con i bidoni per prendere dalle cisterne l'acqua. Le autobotti della Brigata Aosta dell'Esercito che già da ieri sera stanno fornendo acqua in più punti indicati dalle autorità locale. Il ministro Roberta Pinotti ha dato disposizioni alla Marina Militare di tenersi pronta ad intervenire con la nave cisterna Ticino, che ha una capacità di trasporto di 1.200 metri cubi d'acqua, che è attualmente dislocata ad Augusta (Siracusa). Controlli sono in corso da parte della Guardia di finanza per accertare e reprimere eventuali situazioni di ingiustificato aumento del prezzo al dettaglio e all'ingrosso dell'acqua minerale negli esercizi commerciali, anche della grande distribuzione. I controlli riguardano anche le imprese di trasporto acqua per verificare il possesso delle previste autorizzazioni sanitarie e amministrative con l'obiettivo di prevenire eventuali rischi alla salute pubblica connessi a carenze igienico-sanitarie.
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