mercoledì 21 ottobre 2009
«Il presidente della Repubblica è consapevole delle inquietanti connotazioni della vicenda». Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, riferendosi al caso del giudice del Tribunale di Milano, Raimondo Mesiano, autore della sentenza sul Lodo Mondadori e oggetto di un discusso servizio giornalistico di Mattino 5.
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"Il presidente della Repubblica è consapevole delle inquietanti connotazioni della vicenda". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, riferendosi al caso del giudice del Tribunale di Milano, Raimondo Mesiano, oggetto di attacchi dopo aver condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti.Csm approva pratica a difesa. La Prima commissione del Csm ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione sulla vicenda di Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale di Milano che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti per il Lodo Mondadori. Il documento sarà portato tra poco all'esame del plenum di Palazzo dei Marescialli ed è il risultato della pratica a tutela del magistrato, aperta dopo gli attacchi ricevuti per quella decisione.
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