lunedì 2 gennaio 2017
Un uomo di 50 anni, ristoratore di Alatri, nel Frusinate, è deceduto all'ospedale Umberto I di Roma. Ricoveri in Toscana, Liguria e Lazio. Ma i medici rassicurano: non c'è allarme
La campionessa Bebe Vio con i suoi familiari

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La meningite fa ancora paura. Sei nuovi casi nelle ultime 48 ore in diverse città, e un paziente deceduto nel Frusinate. L’uomo, un ristoratore di 50 anni di Alatri, ricoverato all’Umberto I di Roma dalla sera del 31 dicembre, è stato colpito da una forma fulminante.

Sempre all’Umberto I di Roma è ricoverata una 14enne originaria di Palestrina. La meningite della ragazza, spiegano i medici, è causata da meningococco, ma «bisogna ancora chiarire con certezza il tipo che ne è all’origine». Tutti i familiari stanno facendo la profilassi.


Non c’è invece allarme di contagio per la forma pneumococcica che ha colpito l’uomo di 84 anni, ricoverato all’ospedale di Sulmona (L’Aquila) dal 28 dicembre scorso. Mentre in Toscana sono emersi tre nuovi casi. Una ragazza di 20 anni, residente a Prato, ricoverata dalla tarda serata del 31 dicembre all’ospedale Santo Stefano. L’azienda Usl Toscana Centro ha fatto sapere che si tratta di un caso diagnosticato di meningite da meningococco C, confermato dal laboratorio del Meyer. All’ospedale di Livorno nel reparto di Malattie infettive è stato invece ricoverato un uomo di circa 83 anni residente a Venturina (Livorno) con diagnosi di meningite di tipo B. Un 55enne di Impruneta (Firenze) è ricoverato all’ospedale Santa Maria Annunziata per meningite da meningococco B.

L’ultimo caso di contagio è stato infine registrato in Liguria. A Genova, ad essere stato colpito dal virus è stato un uomo indiano di 67 anni, ricoverato all’ospedale Galliera. La diagnosi è da pneumococco, la forma meno facilmente diffusibile».

Intanto non si ferma la campagna per i vaccini. Fra i medici che scendono in campo per gettare fuoco sui falsi allarmismi e le paure, c’è anche chi punta il dito contro chi accusa i migranti per la diffusione del virus. «È una menzogna senza senso», sostiene Roberto Burioni, virologo milanese e docente alla università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. «In Europa i tipi predominanti di meningococco sono B e C; al contrario, in Africa i tipi di meningococco più diffusi sono A, W-135 ed X».


Per dare una stoccata alla meningite e alla paura dei vaccini, ieri la campionessa paralimpica di scherma, Bebe Vio - colpita da meningite fulminante a 11 anni - si è fatta fotografare insieme alla famiglia dopo essersi sottoposta alla vaccinazione contro la meningite (vaccino quadrivalente). «Io adesso dico sempre – ha detto Bebe – che è tutto ok, che va tutto bene e che mi godo la vita lo stesso, ma mi ricordo quanto hanno sofferto i miei genitori quando ero in ospedale in gravi condizioni, so cosa si prova e cosa hanno provato. Per questo consiglio sempre di informarsi, seriamente, e di vaccinarsi».

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