venerdì 29 agosto 2014
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Il carisma di don Giussani in dialogo con la spiritualità orientale e con le prospettive aperte dal pontificato di Francesco. Alla vigilia della giornata conclusiva, il Meeting continua a proporre incontri di grande interesse. Questa la sintesi dei principali eventi odierni. Giussani. La monumentale biografia del fondatore di Comunione e liberazione pubblicata nei mesi scorsi da Alberto Savorana è l’occasione per tornare a riflettere su come può essere vissuta oggi la fede. Intervengono, tra gli altri, il sociologo Mauro Magatti, per il quale don Giussani è stato anzitutto un sacerdote capace di anticipare e interpretare le trasformazioni in atto, e il filosofo Massimo Borghesi, che nello stesso Giussani riconosce il più grande educatore del XX secolo, “il san Giovanni Bosco del Novecento”. Evangelii Gaudium. “Il Cardinale Benelli mi diceva: non devi camminare né davanti ai seminaristi né dietro, ma a fianco. A voi giovani dico: noi vogliamo camminarvi accanto ma voi intanto guardate lontano, non vi fermate a razzolare vicino come fanno i polli e aiutate anche noi adulti a creare una Chiesa giovane, versatile e creativa". Ha concluso così il suo intervento al Meeting l'arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti. Il porporato ha analizzato l'esortazione apostolica Evangelii Gaudium e le sfide del presente con il segretario della Pontificia commissione per l'America Latina Guzman Carriquiry. Maiscuole e minuscole. L’incontro fraterno con l’ortodossia è ormai una delle caratteristiche irrinunciabili del Meeting. A tenere viva questa consuetudine è quest’anno il vescovo Panteleimon, vicario del Patriarca di Mosca. Un intervento che parla d’amore, il suo: quello con la lettera maiuscola, mediante il quale Dio abbraccia l’uomo, e quello, “minuscolo” e insieme grandioso, che lega gli esseri umani tra di loro. Con un elogio dell’amore coniugale reso particolarmente toccante dal ricordo della moglie Sofia. Terzo settore. Da Rimini, attraverso il sottosegretario Luigi Bobba, il governo manda un messaggio forte e chiaro ai quattro milioni di persone impegnate nel mondo del volontariato: il Terzo settore è uno degli elementi centrali del processo di riforma del Paese. In questa ottica la legge delega punta a favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati. Con l'obiettivo di semplificare, riordinare e innovare. Chi vorrà una personalità giuridica riconosciuta potrà contare dopo l'approvazione della legge su un iter più snello. Altri obiettivi la realizzazione di un registro unitario e la costituzione di una divisione presso la presidenza del consiglio per il controllo e il monitoraggio. Ancora riforme. "La famiglia ha fatto grande l'Italia con la vicenda delle grandi imprese italiane e la famiglia sta salvando il Paese in questa situazione drammatica, come un grande ammortizzatore sociale. Ma ancora per quanto?", si è chiesto Giorgio Squinzi. Il presidente di Confindustria, intervenuto in mattinata a un incontro sulle riforme che servono al Paese, commentava il dato preoccupante della disoccupazione, specie quello sui giovani, che supera il 40 per cento. "Siamo un Paese che vive ormai al di sopra delle sue possibilità", ha detto. Squinzi non è entrato nel merito delle misure da prendere, salvo a limitarsi a sottolineare che "un intervento sul cuneo fiscale avrebbe prodotto effetti maggiori sulla crescita rispetto al bonus degli 80 euro". In ogni caso, per reperire risorse "servono decisioni dolorose, che dovrà essere il governo a prendere per poi destinarle tutte alla crescita", prevedendo anche per quest'anno il segno meno nel dato del pil. Expo 2015. L’Italia pianta l’ultimo chiodo sempre un minuto prima dell’inaugurazione, ma gli eventi li fa fare e li sa fare bene. L’Expo sarà un’ulteriore conferma. Lo assicura il Commissario unico di Expo 2015 spa Giuseppe Sala. Dal Meeting, Sala assicura che a 8 mesi dall’inaugurazione dell’Esposizione Mondiale occorre “procedere di corsa” ma tutto va per il verso giusto. Al record di presenze di padiglioni di Paesi esteri (55 contro i 44 di Shangai), si aggiungono le 7.700 candidature per i volontari giunte da 85 nazioni di 25 lingue diverse. Ma di volontari per i 6 mesi dell’Expo ne servono 10.000 “e questo è un aspetto su cui possiamo imparare dal Meeting” scherza Sala, che aspetta ulteriori conferme da importanti paesi europei. Il presidente di Regione Lombardia parla di collaborazione col Comune nonostante qualche scaramuccia, e di confronto dinamico col Governo. “Attendiamo i finanziamenti previsti per le infrastrutture. – ha detto durante «Expo: il mondo di incontra in Italia” – Tangenziali, Pedemontana e altre opere comportano investimenti per 15 miliardi”. 20 i milioni di visitatori previsti, 5 milioni i biglietti già venduti. Piero Fassino, presidente Anci: “L’Expo è un’occasione straordinaria per far conoscere tutta l’Italia. Terra di “Talenti non tangenti” ha rilanciato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “E stiamo già lavorando per il dopo Expo – assicura Maroni – Sull’area ci sono dimostrazioni d’interesse. No a speculazioni edilizie, no all’abbandono. L’Expo sarà un successo, il nuovo utilizzo dell’area del padiglione sarà un successo al quadrato”. In salotto. Ultimo appuntamento allo stand di Avvenire e dei media cattolici: sono intervenuti il portavoce storico del Meeting, Robi Ronza e il direttore generale della kermesse Sandro Ricci. Ronza, nella "redazione" del Meeting fin dalla sua prima edizione, ha ricordato come il suo arrivo nel 1988 come portavoce fu duvuto proprio al rischio che il Meeting subì in quegli anni di essere "usato" dalla politica come palcoscenico, mentre - come anche Ricci ha sottolineato - i veri protagonisti sono i volontari che lo rendono possibile ogni anno e il desiderio di significato che è all'origine di questo impegno gratuito. Guarda il video:
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