sabato 1 ottobre 2011
​«Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo, è un segnale forte, credo che si debba procedere al referendum». Questo il commento del ministro dell'Interno sul referendum per cambiare la legge elettorale. Ma Calderoli: la legge elettorale potrebbe essere cambiata nella primavare del 2012.
Più di un milione di firme per cambiare il "porcellum"
Voltiamo pagina di Marco Tarquinio 
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"Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo, quindi è un segnale forte che va ascoltato e credo che si debba procedere al referendum". Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato il numero di firme raccolte per il referendum per cambiare la legge elettorale. Il ministro leghista non ha voluto commentare le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla modifica della legge elettorale, ma a margine di una messa per il patrono della Polizia di Stato ha tenuto ad aggiungere un suggerimento al Parlamento. "Non so se il Parlamento si metterà a riformare la legge elettorale - ha detto Maroni - ma se lo fa dovrebbe riformarla nel senso del referendum". La legge elettorale potrebbe essere cambiata nella primavera del 2012, solo dopo la prima lettura in Parlamento della riforma costituzionale federalista. A chiarirlo è stato Roberto Calderoli. Il ministro per la Semplificazione ha spiegato in una nota che il primo passaggio della sua riforma a Senato e Camera potrebbe concludersi in marzo. "A quel punto utilizziamo i novanta giorni di intervallo previsti tra la prima e la seconda lettura per approvare una riforma della legge elettorale, una riforma necessaria non tanto per evitare il referendum quanto per adeguare il sistema elettorale ai principi della nuova forma di Stato e di governo conseguenti alla riforma costituzionale", ha precisato Calderoli.
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