martedì 18 ottobre 2011
​Tremila delinquenti, una nuova inedita forma di terrorismo. Così il ministro Maroni ha descritto gli scontri di Roma durante un'informativa al Senato. I danni sono stimati in 5 milioni di euro. Il ministro propone una stretta legislativa.
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Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto oggi che ad animare le violenze nelle strade di Roma durante la manifestazione del 15 ottobre sono stati "3.000 delinquenti incappucciati", e ha definito gli scontri "una nuova inedita forma di terrorismo, che potremmo chiamare terrorismo urbano". Il capo del Viminale, nel corso di un'informativa al Senato, ha detto che i manifestanti violenti erano "quasi tutti italiani" e non si trattava di black bloc, ma di attivisti anarchici. "La nuova emergenza di ordine pubblico... ha la sua principale fonte nell'area anarchica", ha detto Maroni.Il ministro ha successivamente indicato attivisti del centro sociale romano Acrobax, skinhead del gruppo antifascista Rash, tifosi ultrà romanisti del gruppo Fedayn e disoccupati organizzati di Napoli tra gli autori delle violenze di sabato scorso. "C'era intenzione di assaltare le sedi delle istituzioni, e ciò è stato evitato...", ha detto Maroni, secondo cui "solo la professionalità delle forze dell'ordine ha impedito che ci scappasse il morto", come a Genova. Il riferimento era alla morte del giovane Carlo Giuliani nel luglio 2001 a Genova, durante le violenze a margine delle manifestazioni contro il G8.Il ministro ha detto che complessivamente le forze dell'ordine hanno messo in campo 3.000 agenti nella giornata del 15 ottobre. Secondo la ricostruzione del Viminale gli incidenti sono scoppiati lungo via Cavour, ma le forze dell'ordine hanno deciso di non intervenire subito per non mettere a rischio i manifestanti pacifici. Nel corso degli scontri, i manifestanti violenti hanno dato fuoco a un mezzo dei carabinieri, distrutto vetrine, incendiato auto, danneggiato una sede del ministero della Difesa e una statua della Madonna. Alla fine degli scontri, durati fino a sera, si sono registrati 105 feriti tra le forze dell'ordine e 35 tra i manifestanti, ha detto il ministro. Dodici sono state le persone arrestate, otto quelle denunciate (tra cui sei minori). Complessivamente si sono registrati danni per 5 milioni di euro, ha detto Maroni.

STANZIATI 60 MILIONI "Ieri ho chiesto e ottenuto dal ministero dell'Economia uno stanziamento di 60 milioni di euro entrola fine dell'anno, per le spese che il ministero dell'Interno dovrà affrontare per la gestione dell'ordine pubblico". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nell'informativa al Senato sulle violenze della manifestazione a Roma. "Il mio impegno - ha proseguito Maroni - è quello di ottenere la cancellazione dei tagli al comparto sicurezza". Si preannuncia un nuovo autunno caldo", ha aggiunto Maroni, che dopo aver ricostruito la versione del Viminale dei disordini di sabato scorso nella capitale, ha citato in particolare la manifestazione 'No-Tav' prevista per questo fine settimana e ha sottolineato di aver "dato indicazioni a prefetti e questori affinché vengano prese tutte le misure idonee per evitare ogni episodio di violenza". Maroni ha stigmatizzato le parole di alcuni dei leader dei 'No-Tav' secondo cui durante la manifestazione 'succederà qualcosa di bruttò e ha invitato tutti gli amministratori locali a "dissociarsi da quelle dichiarazioni e da eventuali atti di violenza". IL MINISTRO PROPONE STRETTA LEGISLATIVAPer Maroni è "una polemica senza fondamento che non si sia fatto abbastanza per impedire che i violenti arrivassero a Roma". "Le informazioni c'erano ma le norme attuali... non consentono di procedere al fermo o all'arresto di chi vuole compiere violenze", ha detto il ministro. Maroni ha citato un episodio di qualche ora antecedente alla manifestazione, nel quale i carabinieri hanno bloccato a Castel di Leva, vicino alla Capitale un furgone carico di mazze, caschi, maschere antigas e altro materiale, ma non hanno potuto fermare i giovani che li trasportavano - considerati anarco-insurrezionalisti - denunciandoli solo a piede libero.Come aveva già fatto ieri, il ministro ha annunciato nuove misure legislative per consentire il fermo preventivo di sospetti violenti. "Sto valutando in particolare l'introduzione di alcune norme specifiche.. Strumenti da dare alla polizia: fermo di polizia, arresto obbligatorio per bloccare chi risulta in possesso di veri e propri kit di guerriglia urbana.. L'estensione dell'arresto in flagranza differita... analogamente a quanto previsto per le manifestazioni sportive".Maroni ha anche ipotizzato l'introduzione di un "Daspo" anche per le manifestazioni politiche, cioè il divieto di partecipare a chi è già stato denunciato per violenze, e "uno specifico reato associativo per chi esercita violenza organizzata nelle manifestazioni" oltre ad "aggravanti speciali ma anche una non meglio precisata "maggior tutele giuridico-legali per gli operatori della polizia".Ancora, tra le misure proposte, e che dovranno comunque essere discusse dal Parlamento, ha detto il ministro, anche "l'obbligo per gli organizzatori di prestare idonee garanzie patrimoniali per gli eventuali danni provocati nel corso delle manifestazioni stesse".

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