sabato 9 settembre 2023
La Cei stanziati 300mila euro per le prime necessità. Francesco esprime "la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale"
Il cordoglio del Papa. La Chiesa italiana scende subito in campo

ANSA

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"Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco", papa Francesco esprime "la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale". "Triste per questo evento", si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice manifesta la sua "profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia": prega "per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa". Francesco chiede all'Altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso".

Anche la Conferenza episcopale italiana esprime “Solidarietà alla popolazione del Marocco, colpita nella notte da un violento terremoto”. Ad esprimerla è la Cei, che “come forma di aiuto immediata” ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. Devastata in particolare la regione di Marrakech; centinaia i morti e i feriti; migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali. “Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza”, si legge in una nota: “Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti”, afferma il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei. Lo stanziamento della Cei, attraverso Caritas Italiana, aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana – che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati – sta seguendo costantemente le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.


È possibile sostenere l’azione di Caritas Italiana in questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Marocco” tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119


“Non ho ancora informazioni precise di tutto il paese. Siamo però costernati per quello che è successo ed esprimiamo la nostra compassione per le famiglie che hanno perso qualche caro e per tutti coloro che sono feriti o hanno subito danni alle abitazioni”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, sono le prime parole che esprime il card. Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat (Marocco). “Ho sentito tutto l’edificio muoversi, durante quei secondi che sono sembrati una eternità. Siamo a Rabat, una città che si trova molto lontano rispetto all’epicentro ma la scossa, anche qui, si è sentita forte”. Il pensiero dell’arcivescovo salesiano va subito alle vittime.

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