martedì 31 marzo 2009
L'uomo simbolo dell'inchiesta Mani Pulite degli anni '90, il primo arrestato di una lunga serie, è tornato in carcere per un'altra storia di tangenti legata al traffico illecito di rifiuti. Il provvedimento è stato deciso dalla magistratura di Busto Arsizio.
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Mario Chiesa è uno dei dieci destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Busto Arsizio per un vasto traffico di rifiuti. Chiesa, 65 anni, di Milano, è considerato dagli inquirenti il collettore delle tangenti nella gestione del traffico illecito di rifiuti. L'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio, secondo gli investigatori è l'uomo del 10%. Il nome di Chiesa è fortemente legato all'inchiesta di Mani Pulite della magistratura di Milano degli anni '90: è con il suo arresto, avvenuto il 17 gennaio 1992, fatto in flagranza di reato subito dopo avere intascato  una busta con sette milioni di lire, una rata di quella che doveva essere la tangente per concedere l'appalto a una impresa di pulizia, che è iniziata la più nota inchiesta di Tangentopoli. Con l'arresto di Chiesa è emerso un vasto retroscena di concussione e corruzioni a largo raggio che ha poi coinvolti numerosi esponenti della politica, della finanza e dell'imprenditoria.Il simbolo di Tangentopoli.  Mario Chiesa, ingegnere, allora presidente del Pio Albergo Trivulzio, casa di riposo nota anche come 'Baggina', fu il primo arrestato dell'inchiesta passata alla storia come Mani Pulite, che portò a galla il sistema delle tangenti e che rivoluzionò la vita politica italiana. Era il 17 febbraio 1992 e a tradirlo fu una mazzetta da sette milioni di lire.Esponente del Psi, era diventato presidente del Trivulzio nel 1986, acquisendo potere e meriti in ambienti politici, anche se alla fine si era legato soprattutto a Craxi. Quello che fu definito 'mariuolò proprio dal leader socialista, aprì la strada all'inchiesta dei magistrati milanesi - che a quel tempo avevano in primo piano l'allora pm Antonio Di Pietro - quando decise, dopo cinque settimane di carcere, di spiegare il sistema delle tangenti per la spartizione degli appalti. Le indagini si estesero a migliaia di persone, fra politici, amministratori, imprenditori. E Tangentopoli divenne un pezzo di storia d'Italia.Mario Chiesa rimediò, attraverso i riti alternativi - mai fu giudicato pubblicamente - condanne per 5 anni e 4 mesi, restituì sei miliardi e, otto anni e mezzo dopo quel febbraio '92, nell'agosto 2000 uscì definitivamente dalla scena di Tangentopoli, dopo aver passato un periodo in prova ai servizi sociali, occupandosi di assistenza ai disabili. Da tempo sembrava ormai ai margini della cronaca. Oggi, invece, torna protagonista con l'arresto disposto dalla magistratura di Busto Arsizio (Varese) nell'inchiesta sul traffico di rifiuti.
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