martedì 21 dicembre 2021
La prima intesa (onerosa) sul Superbonus 110%, cancellando il tetto Isee, condiziona il via libera alle altre modifiche. E la pioggia di micro-misure continua a far slittare i lavori in commissione
Manovra a passo di lumaca. Non è facile per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, mettere d'accordo i partiti

Manovra a passo di lumaca. Non è facile per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, mettere d'accordo i partiti - Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Incertezza fino all’ultimo minuto sulla legge di bilancio. L’inizio delle votazioni sugli emendamenti in Senato è slittato ancora ieri dal pomeriggio alla tarda serata, quando una riunione di maggioranza è stata convocata per fare il punto sulla riformulazione delle misure.

Segno che anche dopo l’intesa politica raggiunta domenica sui tempi principali, come il superbonus 110%, i problemi non erano del tutto superati.

Proprio l’incentivo per le eco-ristrutturazioni, il più "pesante" in termini finanziari – vale oltre la metà dei 600 milioni previsti per tutte le modifiche parlamentari – condiziona l’equilibrio complessivo degli emendamenti. L’obiettivo dei partiti è quello di prolungare per tutto il 2022 il bonus anche per le case unifamiliari, con l’unico limite di dover effettuare entro il 30 giugno almeno il 30% di lavori.

La proroga, in base al testo originale varato dal governo, era consentita invece solo alle famiglie con reddito Isee entro i 25mila euro. I partiti chiedono anche il rinnovo dell’incentivo per il fotovoltaico e per le barriere architettoniche.

Tra le altre norme su cui c’è accordo di maggioranza anche l’aumento del bonus mobili nel 2022 da 5 a 10mila euro. Così come, in materia di pensioni, la riduzione da 36 a 32 anni di contribuzione per l’accesso all’Ape social per i lavoratori dell’edilizia, il settore dove la catena delle morti sul lavoro. Nel pacchetto di modifiche concordate anche l’ulteriore congelamento per tre mesi della cosiddetta "tassa sui tavolini" pagata da bar e ristoranti.

Ma probabilmente la verifica condotta ieri dal ministero dell’Economia sulle coperture delle misure ha fatto emergere criticità e obbligato la maggioranza a un nuovo turno di mediazione. Così la commissione Bilancio del Senato è stata riconvocata in orario notturno, alle 23 e 30.

Tra le novità emerse durante la giornata c’è l’istituzione di un fondo di solidarietà per i piccoli proprietari (con al massimo due immobili) vincolati dal blocco degli sfratti. Chi ha in corso una procedura per morosità che non può essere eseguita, potrà ottenere un contributo pari al 50% del canone (entro i 6.400 euro annui) fino a un massimo di 16 mesi. L’emendamento presentato stanzia a tal fine 10 milioni di euro.

Di rinvio in rinvio i senatori si preparano al voto sugli emendamenti. Tra gli interventi attesi ci sono il pacchetto contro la violenza sulle donne, i fondi per il sostegno psicologico degli studenti provati da due anni di pandemia e l’avvio della riforma dell’apprendistato: prevede che le Pmi con meno di 9 dipendenti che stipuleranno questi contratti nel 2022 avranno uno sconto del 100% sui contributi.

Attesa anche una proroga del Superbonus fino al 2025 per gli interventi edilizi nelle aree colpite dal terremoto. Fino al 2023, in tema di bonus, si potrà ancora scontare anche l’acquisto di filtri per razionalizzare l’uso dell’acqua e per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica. C’è poi una pioggia di micromisure da pochi milioni di euro, decine sotto il milione e addirittura una norma che vale appena 7mila euro per esentare dal pedaggio autostradale vigili del fuoco, forestale e protezione civile della Valle D’Aosta.




© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: