martedì 19 marzo 2019
Quattro uffici della diocesi di Prato scrivono ai militanti: "Non permettiamo che si distrugga un patrimonio culturale costruito con tanta fatica" nella nostra "comunità aperta e accogliente"
(Ansa d'archivio)

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«Perché avete scelto Prato per ricordare il vostro anniversario di violenza politica di 100 anni fa? Non si festeggia un anniversario portando divisioni in una comunità pacifica. Non si festeggia un anniversario senza il gradimento di chi ti deve accogliere».

Lo scrivono quattro uffici di curia della diocesi di Prato (Caritas, Ufficio per l’Educazione e la Scuola, Migrantes e Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro) in una lettera aperta ai militanti di Forza Nuova in vista della manifestazione nazionale del movimento "Contro l'immigrazione" convocata per sabato 23 marzo, giorno del centesimo anniversario della fondazione dei Fasci italiani di combattimento.

«Prato è stata sempre una città aperta e accogliente» in cui l’altro «si è sempre sentito a casa sua, non è stato mai respinto»: «Il prendersi cura e il rispetto, il non disprezzo e l'accoglienza, il lavoro e la sua dignità sono stati alla base della convivenza civile della città. Perché vuoi venire a turbare e intimorire chi con fatica ha costruito una città mite, pacifica, facente parte di un condominio planetario? Per meri interessi elettorali? Per diffondere una cultura della violenza?».

A Prato, si legge nella lettera, «non può esserci spazio per culture sovraniste, xenofobe, egoistiche, intransigenti che non mettono l’amore per l’altro al primo posto, la solidarietà, il lavoro, il bene di tutti. Al cuore dei principi della convivenza a Prato non ci sono la violenza, il respingimento, il razzismo, il ‘prima i pratesi’. Ci sono i principi della nostra Costituzione fondante un ordinamento che assicura la pace e la giustizia fra tutti». «Non scandalizzare i piccoli e i poveri di Prato, non istigare il popolo pratese a costruire muri (fisici o culturali che siano); li abbiamo abbattuti con fatica – scrivono i firmatari – e oggi sono solo dei richiami storici che attraverso il fare memoria ci dicono che solo con i ponti, le amicizie e il confronto abbiamo fatto grande Prato come luogo di pace e di scambio».

IL TESTO INTEGRALE SUL SITO DELLA DIOCESI

Il sindaco di Prato: il corteo non deve essere autorizzato

"La nostra città non lascia spazio all'odio e rigetta con forza questi gesti antidemocratici. In passato sono state fatte queste scritte contro di me e ho minimizzato derubricandolo al gesto isolato di un idiota. Oggi, in questo contesto invece, sono fortemente preoccupato e come ripeto da 10 giorni chiediamo che non venga autorizzato il corteo di Forza Nuova che vuole celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento anche per il rischio di infiltrazioni come già accaduto in passato in altre città". Lo ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni dopo che nella notte le sedi pratesi dell'Anpi e del Pd sono state imbrattate da svastiche e scritte fasciste.

Il sindaco ribadisce quindi la preoccupazione per la manifestazione annunciata da Forza Nuova e in programma sabato 23 marzo. "Ho massima fiducia nella competenza delle istituzioni chiamate a decidere sulla manifestazione - ha concluso Biffoni -, ma continuo a ripetere che la nostra città deve essere tutelata e non può in alcun modo essere messa a rischio da manifestazioni così provocatorie e pericolose per l'ordine pubblico".

La protesta dell'Anpi: il 23 marzo mobilitazione antifascista

"Le minacciose scritte nazifasciste all'ingresso della sede dell'Anpi di Prato confermano, come sosteniamo da settimane, che la manifestazione nazionale di Forza Nuova prevista nella città toscana il 23 marzo deve essere vietata anche per evidenti e gravi ragioni di ordine e sicurezza pubblica". Lo afferma l'associazione dei partigiani in una nota.

"Stupisce che le autorità competenti non siano ancora intervenute nonostante la pressante richiesta del sindaco di Prato, di tutti i sindaci della zona, delle associazioni, dei sindacati e delle forze politiche democratiche, di oltre 14mila cittadini, e nonostante la ferma presa di posizione della Diocesi pratese - si legge -. La segreteria nazionale dell'Anpi, nel ribadire proprio sabato 23 marzo la mobilitazione antifascista della città di Prato a cui parteciperanno gli iscritti all'Anpi di tutta la regione e i dirigenti nazionali, chiede al Governo un intervento immediato presso le autorità locali perché la manifestazione di Forza Nuova sia finalmente vietata".

Riunione in prefettura del Comitato per l'ordine e la sicurezza

È stata intanto convocata per domani, mercoledì 20 marzo, "nella tarda mattinata", la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura a Prato: si tratta dell'incontro, già rinviato ieri per motivi non specificati, che dovrà pronunciarsi sull'autorizzazione alla manifestazione convocata da Forza Nuova
a Prato "contro l'immigrazione" per sabato 23 marzo, centenario della creazione dei Fasci d'azione. Al corteo è prevista anche la partecipazione del leader nazionale del partito Roberto Fiore.



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