mercoledì 21 luglio 2010
Il vicepresidente dell'organo di autogoverno dei giudici interviene sull'inchiesta P3. E al plenum a Palazzo Marescialli: «Il Consiglio ha sempre tutelato l'autonomia e l'indipendenza delle toghe».
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Il Consiglio superiore della magistratura ha sempre tutelato l'autonomia e l'indipendenza delle toghe: è quanto ha voluto sottolineare il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, in apertura del plenum di questa mattina. "L'interferenza sulla libera attività del magistrato non è mai stata posta in discussione - ha detto - il lavoro della sezione disciplinare dimostra con quanta attenzione ci siamo posti il problema di garantire l'indipendenza e l'autonomia".Il numero due di palazzo dei Marescialli, aprendo la riunione, ha riferito pubblicamente ai consiglieri della lettera inviatagli dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giorni scorsi, nella quale il capo dello Stato sottolineava che sarà la prossima consiliatura ad affrontare il tema della questione morale.Il togato del movimento per la giustizia, Ciro Riviezzo, ha voluto dunque sottolineare che in questi giorni sui giornali "si rappresenta una magistratura fatta di faccendieri", mentre "ci sono tanti magistrati con la schiena dritta che svolgono onestamente il loro lavoro e resistono a qualunque pressione". Questa osservazione è stata condivisa dal vicepresidente Mancino, il quale ha osservato che "sia nelle situazioni di emergenza, sia nell'esercizio delle funzioni giurisdizionali, il magistrato è parte di un ordine che tocca interessi generali e li risolve nell'interesse dell'ordinamento.L'esperienza di questi 4 anni - ha ricordato Mancino - dimostra la validità di un impianto istituzionale che rende il giudice obbligato ad assumere la legge come guida nell'esercizio della sua attività".Il numero due di palazzo dei Marescialli, inoltre, ha preso come esempio la modifica del regolamento sulle pratiche a tutela, approvato giusto un anno fa al Csm, per dimostrare che l'organo di auto governo della magistratura "tutela il libero esercizio della giurisdizione"."Certamente gli ultimi avvenimenti gettano un cono d'ombra, ma non credo che possano incidere sull'attività che abbiamo svolto al Csm". Lo ha detto ilvicepresidente del Csm, Nicola Mancino, intervistato da Sky Tg 24. "Peraltro - ha aggiunto - è in corso un'inchiesta da parte della prima commissione e lo stesso pg della Cassazione avverto la necessità di avviare un procedimento disciplinare. Vedremo cosa succederà".
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