lunedì 28 dicembre 2015
Al Sant'Anna di Torino è morta nel corso del travaglio Angela Nesta, 39 anni, e la sua bambina. La Procura di Torino ha disposto l'autopsia; gli ispettori del ministero della Salute saranno all'ospedale torinese nei prossimi giorni per indagare sul caso.
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Il ministero della Salute manderà nei prossimi giorni ispettori a Torino per indagare sul caso di Angela Nesta, la donna di 39 anni deceduta durante il parto all'ospedale Sant'Anna con la sua bambina. Lo affermano fonti del ministero, secondo cui l'indagine servirà a chiarire la dinamica dei fatti. L'inchiesta della Procura di Torino, intanto, è stata affidata al pm Monica Supertino, che ha disposto l'autopsia. L'esame sarà eseguito martedì 29 dicembre. La donna, Angela Nesta, 39 anni, casalinga, secondo i primi accertamenti è deceduta nelle ultime fasi del travaglio per un arresto cardiocircolatorio. La bimba è venuta alla luce già morta. I carabinieri della stazione Lingotto hanno identificato i componenti dell'equipe medica che si è occupata di Angela, sequestrando inoltre la documentazione sanitaria. I militari hanno dovuto sedare un litigio nei corridoi dell'ospedale: il padre di Angela ha affrontato il personale medico per avere spiegazioni. "Voglio soltanto sapere che cosa è successo a mia figlia". E' quanto racconta Pietro Nesta, padre di Angela, la donna morta all'ospedale Sant'Anna di Torino durante il parto insieme alla propria figlia. "Aveva un dolore all'addome. Pensavo fosse normale per il parto, che era previsto per oggi. Poi i medici ci hanno detto, prima a me e poi al suo compagno, di andare a casa. Da allora ho solo saputo che è morta con la bambina e nessuno mi ha dato uno straccio di spiegazione". "E' stato qualcosa di improvviso. Non c'era nulla che potesse preannunciare un esito così tragico", ha spiegato Chiara Benedetto, direttrice del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Sant'Anna di Torino, in merito al caso di Angela Nesta, la donna morta durante il parto insieme alla propria bimba. "Fino al momento del malore - spiega - il decorso clinico era stato assolutamente normale e non c'era nulla che potesse preannunciare un esito così tragico. Aspettiamo anche noi l'autopsia per capire che cosa sia successo".
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