venerdì 18 aprile 2025
I due sarebbero caduti in una voragine provocata dall'esondazione del torrente Agno, a Valdagno. Entrambi i corpi recuperati dai soccorsi. In Valle d'Aosta ancora 6.400 famiglie senza elettricità
La voragine provocata dall'esondazione del torrente Agno

La voragine provocata dall'esondazione del torrente Agno - ANSA

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È stato trovato nel bacino di laminazione di Trissino, nel Vicentino, il cadavere di uno dei due dispersi, padre e figlio, caduti con la loro auto all'interno di una voragine che si è formata nella tarda serata di giovedì a causa del maltempo sul ponte a Valdagno. Si tratta di Leone Francesco Nardon, 65 anni, padre di Francesco, 34 anni, il cui corpo è stato recuperato qualche ora più tardi in un'ansa del corso d'acqua. L'auto, una Fiat Ulisse anch'essa recuperata dagli uomini dei soccorsi, stando alle ricostruzioni è stata inghiottita nella buca finendo all'interno del torrente Agno mentre i due si stavano recando nel comune di Valdagno per portare il proprio aiuto come volontari ai soccorsi, dopo aver avuto la notizia dei molti allagamenti di cantine e piani bassi registrati nella notte. I vigili del fuoco di Vicenza impegnati già nella notte nelle ricerche hanno avvisato il cadavere del padre all'interno del bacino e, contemporaneamente alle operazioni di recupero, hanno continuato le ricerche del cadavere del figlio. A partecipare alle operazioni- continuate tutta la notte con uomini e droni - squadre a terra del comando di Vicenza, soccorritori fluviali alluvionali, sommozzatori e droni del nucleo regionale del Veneto e l'elicottero Drago del reparto volo di Venezia.

Epilogo fortunatamente diverso a Brusasco, in provincia di Torino, dove i Vigili del fuoco hanno salvato una persona travolta dalla piena del fiume Po mentre si trovava a bordo della sua auto. Dopo aver chiesto aiuto, l'uomo è uscito dall'abitacolo e si è aggrappato alla vettura dove è stato salvato dai soccorsi giunti sul posto calandosi dall'elicottero.
Momenti di paura, la notte appena trascorsa, dove a causa del maltempo si è verificato uno smottamento di terreno in via della Malvasia nel quartiere San Martino a Trento. Per questo, un'abitazione é stata precauzionalmente evacuata. Quattordici persone sono state fatte allontanare a causa del movimento franoso che si é riversato a ridosso dell'abitazione. Non si registrano feriti. Sul posto i vigili del fuoco di Trento.

In Piemonte sono invece esondati il rio Bellavalle e il torrente Leona, mentre diverse frane hanno isolato alcune frazioni e un'altra frana che ha interrotto la linea dell'acquedotto a San Sebastiano Po (Torino) Sempre nel Torinese, a Castagneto Po una frana rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso. A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina. A Casale Monferrato (Alessandria) è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per 50 persone evacuate dalla frazione Terranova. A Castellamonte (Torino) sono state evacuate quindici persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto. L'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) del Piemonte ha diramato l'allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali, allerta gialla su pianura settentrionale e torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida. Nessuna allerta su pianura cuneese e valle Scrivia. In mattinata nel Torinese sono stati riaperti tutti i ponti delle strade provinciali di competenza della Città metropolitana chiusi ieri a seguito dell'ondata di maltempo, ad eccezione del ponte sullo Stura a Villanova Canavese.

Ed è sempre a causa del maltempo che si è abbattuto sulla Valle d'Aosta negli ultimi giorni che 6.400 utenze risultano ancora prive di energia elettrica. Il dato è stato fornito da Giorgio Pession, presidente e amministratore delegato di Deval, la società che si occupa della distribuzione dell'energia elettrica in Valle d'Aosta. Stiamo lavorando alacremente - ha detto - ma gli interventi sono condizionati dall'accessibilità dei siti. In alcune zone non siamo ancora riusciti ad arrivare. Stiamo operando anche con l'ausilio dell'elicottero. La situazione più delicata è a Cogne mentre l'energia è stata ripristinata nella Valdigne, da Courmayeur a La Thuile.

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