Un’inedita alleanza per accompagnare 100 famiglie in un percorso, lungo un anno, di educazione alimentare, finanziaria, energetica. Rivolto a quelle famiglie che galleggiano nell’enorme 22,8% di italiani a rischio povertà ed esclusione sociale. E che corrono il pericolo di affondare nella povertà assoluta, che sommerge il 9,7% degli italiani. Schiacciati dall’incapacità di gestire le poche entrate familiari, da una malattia provocata da cattive abitudini alimentari, dalla difficoltà a decifrare le bollette di luce e gas.
È l’innovativo progetto pilota “Accompagna una famiglia” che vedrà lavorare insieme Caritas Italiana, Fondazione Conad Ets e Fondazione Snam Ets, assieme ad altre realtà del Terzo settore. L’obiettivo è dunque aiutare le 100 famiglie, una decina per ogni diocesi. Con buoni spesa da 1.000 euro ciascuna, ma soprattutto con incontri, riunioni, corsi e seminari on line. Percorsi didattici studiati per fornire gli strumenti necessari a rafforzare i nuclei familiari individuati, e così metterli in grado di gestirsi autonomamente in modo corretto.
Il progetto è stato presentato ieri nella sede della Cei dal direttore di Caritas italiana don Marco Pagniello, dalla direttrice di Fondazione Conad Ets Maria Cristina Alfieri, dalla direttrice generale di Fondazione Snam Ets Marta Luca e dal direttore di Caritas Novara don Giorgio Borroni, che ha avuto l’idea di far collaborare insieme realtà diverse. Assieme ai tre promotori collaborano ai percorsi formativi diversi partner nazionali del terzo settore come Airc, Feduf, Fondazione Human Age Institute Ets, Azione contro la Fame, Agenzia Territoriale per l'Energia e la Sostenibilità di Parma.
Le 100 famiglie fragili coinvolte nel progetto - individuate dalle Caritas locali - vivono nelle 11 diocesi di Novara, Bergamo, Modena, Forlì, Parma, Venezia, Vicenza, Pescara, Cosenza, Trivento (Campobasso) e Salerno. «In questo progetto - spiega il direttore Caritas don Marco Pagniello - la sinergia tra diversi attori sociali fiorisce nella consapevolezza che il bene comune si costruisce solo attraverso il contributo di tutti. Il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese e istituzioni è fondamentale - sottolinea - per dare corpo alla speranza: un dono che ci permette di sognare non solo per noi stessi, ma per un mondo intero che attende di essere rigenerato dall'amore, che guida il nostro cammino, ci spinge ad ascoltare, incontrare e camminare insieme per costruire nuove opportunità per tutti».
A dare avvio al progetto è stato il direttore della Caritas di Novara. Don Giorgio Borroni inizia a ragionarne con Maria Cristina Alfieri, che conosce da tempo. La responsabile di Fondazione Conad si mette a disposizione e rende possibile l’emissione delle 100 carte prepagate da mille euro, una per famiglia, e coinvolge Fondazione Snam, che a sua volta chiama nel progetto altri soggetti del Terzo settore. «Come Fondazione Conad Ets siamo orgogliosi di aver curato la regia di un progetto che aggrega così tanti partner», spiega Maria Cristina Alfieri. Il progetto, aggiunge, punta a «sensibilizzare le nostre comunità a uno stile di vita più sostenibile, attraverso percorsi di educazione alimentare, energetica, finanziaria e di orientamento al lavoro».
Fondazione Snam Ets da parte sua ha coordinato con altri soggetti i diversi percorsi formativi di contrasto alla povertà energetica e di educazione alimentare: «Abbiamo visto sin da subito l’opportunità di sviluppare un modello di innovazione sociale - commenta Marta Luca - che fornisca un aiuto concreto alle sfide che le persone fragili affrontano nella quotidianità. Fondazione Snam ha messo a disposizione competenze distintive nel contrasto alla povertà energetica ed alimentare». Un’alleanza che ha prodotto «modelli veramente innovativi per affrontare il tema di contrasto alla povertà in modo efficace, con un approccio olistico e replicabile. “Accompagna una famiglia” risponde esattamente a questa visione».
Da Novara in collegamento video don Giorgio Borroni racconta che «il progetto nasce dalla volontà di affrontare tre sfide fondamentali nell’accompagnamento e nel sostegno a famiglie in situazione di disagio: l’inclusione sociale, la ripartenza e l’educazione», dice il direttore della Caritas diocesana di Novara: «Sperimentare nuove strategie - dice - è fondamentale per ridare dignità a tante persone che rischiano di scivolare in situazione di povertà e di esclusione sociale”.
Come si articola il progetto? Tra i tanti contributi c’è ad esempio quello che di Azione contro la fame, che in ogni diocesi promuoverà tre incontri con un nutrizionista: per parlare di piramide alimentare dei cibi, alimentazione sana e bilanciata, lettura delle etichette, suggerimenti pratici e ricette. Poi c’è Airc, che formerà gli operatori Caritas coinvolti sulle correlazioni tra cibo e salute. E poi corsi per evitare il sovraindebitamento e l’usura, educazione alla gestione consapevole dei consumi domestici e al risparmio energetico, fino al sostegno nella ricerca al lavoro.