martedì 2 dicembre 2014
La donna in Questura per far luce su alcuni elementi della sua ricostruzione. Appello degli inquirenti alla collaborazione, ma dalla popolazione non giungono segnalazioni. Indagato il cacciatore che ha trovato il corpo senza vita del piccolo.
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 È stata una lunga, ennesima, giornata di interrogatori, deposizioni raccolte e sopralluoghi: Polizia e Carabinieri proseguono le indagini sull'uccisione di Loris Stival, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camarina trovato morto dopo che non era andato a scuola. Esperti biologi della polizia scientifica e dello Sco hanno compiuto un sopralluogo, anche con il luminol, nella zona di Mulino Vecchio, nel canalone dove è stato rinvenuto il corpo.

Nel pomeriggio la mamma del piccolo Andrea Loris, Veronica Panarello, è stat convocata in questura a Ragusa ed è stata sentita in veste di persona informata dei fatti. Ci sono infatti ancora da chiarire alcuni aspetti. Il bimbo fatto sparire e ucciso a Santa Croce Camerina, secondo fonti investigative non comparirebbe in nessuna delle immagini fin qui visionate e prelevate dagli inquirenti dagli impianti video presenti nella piccola cittadina di Santa Croce Camerina; unatrentina le telecamere attive, una delle quali puntata proprio sull'ingresso della scuola, nei pressi del quale la donna ha spiegato di avere lasciato il figlio intorno alle 8.30. Nelle stesse immagini, secondo indiscrezioni, si vedrebbe l'auto utilizzata quella mattina del sabato dalla madre di Loris, ma non emergerebbe da esse la presenza del piccolo. Ore e ore di video sono state esaminate attentamente, ma altre sono ancora al vaglio degli inquirenti.   Interrogato a lungo anche il cacciatore che ha trovato il corpo del bambino, Orazio Fidone. Sembra che gli inquirenti lo abbiano interrogato sul possesso di munizioni che sono state trovate nella sua abitazione. Secondo quanto si è appreso, non era in possesso delle necessarie autorizzazioni a detenerle. Il nuovo interrogatorio non sarebbe quindi collegato con l'indagine sull'omicidio del ragazzino. In tarda mattinata è arrivata la notizia che l'uomo è indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del bambino. L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell'uomo.Sul fronte delle indagini c'è anche da segnalare che un paio di slip blu per bambini con la scritta 'cool skater boy' con disegnato un cucciolo di lupo, è stato trovato davanti alla scuola di Lorisl. Secondo alcune indiscrezioni, non confermate però dagli investigatori, il bimbo era senza slip al momento del ritrovamento. Un'animatrice che lavora in un campo scuola privato ha notato l'indumento intimo a terra, sul marciapiede, e ha avvisato polizia e carabinieri che sono sul posto. Sembra improbabile che lo slip fosse lì già ieri perché la zona è frequentatissima. Un'altra donna ha detto agli investigatori di averli visti sulla strada e di averli messi sul marciapiede. Gli slip, ha ammesso la polizia, potrebbero essere del bambino che è stato in effetti ritrovato con i pantaloni slacciati e senza mutandine.In Questura sono stati interrogatori parenti, amici, conoscenti e vicini di casa del ragazzino e di suoi familiari: gli investigatori puntano a sentire la sua cerchia di conoscenze, convinti che Loris non sarebbe andato via con uno sconosciuto. Un diciottenne vicino di casa del bambino è stato interrogato fino a tarda sera dagli inquirenti. Stamattina gli inquirenti hanno chiesto aiuto alla popolazione: "Per noi è fondamentale in questo momento avere a disposizione tutte le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, che siano di abitazioni o di aziende pubbliche o private". È l'appello rivolto dal capo della Squadra mobile di Ragusa, Nico Ciavola, agli abitanti di Santa Croce Camerina."Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione", ha sottolineato dal canto suo il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, commentando con i giornalisti la mancanza di collaborazione dei cittadini di Santa Croce Camerina con gli inquirenti. L'obiettivo degli investigatori è quello di avere primapossibile le immagini che potrebbero aver registrato gli istantiprecedenti alla morte del piccolo Loris. Immagini che, se nonacquisite immediatamente, potrebbero essere cancellate in quantoi sistemi di videoregistrazione, passato un certo tempo,sovrascrivono le immagini registrare precedentemente. "Per noi èfondamentale - ha aggiunto Ciavola - cristallizzare ogni istanteprima dell'omicidio". Sequestro di persona e omicidio volontario, ma senza indagati; assenza di segni di violenza a scopo sessuale. Sono i punti fermi della Procura di Ragusa sull'uccisione di Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto due giorni fa a Santa Croce Camerina. È stato strangolato e poi gettato nel canalone dove è stato trovato, dice l'autopsia. Ma il medico legale, Giovanni Iuvara, non è riuscito a stabilire se la caduta sia una concausa o se il ragazzino fosse già morto quando è precipitato, perché, spiega il procuratore Carmelo Petralia, potrebbe essere "avvenuta in un momento immediatamente successivo allo strangolamento, può rientrare tra le cause della morte o essere un fatto immediatamente successivo". Nessuna prova di una violenza sessuale subita da Loris. Ma "al momento", scrive la Procura. Perché la pista esiste, assieme ad altre, ed è seguita con attenzione, anche su eventuali storie pregresse o tentativi non riusciti. "L'attività peritale continua, anche se quella propriamente autoptica si è conclusa, e quindi - sottolinea il procuratore - in questo momento non ci sono elementi per confermare l'esistenza di esiti di violenza sessuale. Finché non c'è certezza non c'è reato". "Questo è un paese sereno, normale, un paese che all' improvviso si riscopre fragile", commenta il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato. I genitori degli alunni che frequentano la scuola della piccola vittima hanno chiesto alla preside un servizio di vigilanza davanti ai cancelli, specie per chi deve lasciare i bambini in anticipo per recarsi al lavoro. Perché la paura dell'orco nel paese c'è. "Abbiamo paura - commentano dei ragazzini entrando a scuola - perché uno di noi è stato ucciso". I suoi compagni di classe lo hanno ricordato con un mazzo di fiori sul banco dei pensierini. "Hanno scritto, hanno disegnato - dice la preside, Giovanna Campo - hanno reagito bene, penso che siano andati via abbastanza sereni". Reagisce anche Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo sentito come testimone per oltre 4 ore da polizia e carabinieri che gli hanno anche sequestrato l'auto: "Rifarei quello che ho fatto non una, ma cento volte". "Ho ricevuto - rivela - la solidarietà di tutta la cittadinanza per lo stress al quale sono sottoposto da giorni, la gente mi chiama per sapere come sto, ma io sto bene, bisogna pensare a capire cosa è successo veramente". E il giallo non è ancora risolto.

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