sabato 25 gennaio 2014
​La Regione fissa una distanza minima di 500 metri, anche da chiese, centri anziani e impianti sportivi.
TRENTO «Azzera le slot, fai vincere le persone»
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La Regione Lombardia fissa un primo, fondamentale tassello nella lotta concreta alle ludopatie. La giunta Maroni ha infatti approvato ieri la delibera attuativa della parte di legge regionale contro le ludopatie che vieta l’installazione di slot machine in locali che si trovino entro 500 metri da chiese, scuole, centri anziani, oratori e impianti sportivi. Si tratta della prima risposta concreta a una vera e propria piaga, che sta aggredendo migliaia di persone, soprattutto anziani e giovanissimi, portandoli spesso alla rovina economica. In Lombardia, in particolare, l’importo medio giocato pro capite è di 1.700 euro l’anno, con punte di 2.125 euro in provincia di Pavia.Il decreto, che entra in vigore già da oggi, non comporta il ritiro degli apparecchi esistenti, ma implica il divieto installarne altri e prevede che, alla scadenza del periodo di utilizzo della slot machine già presenti in un pubblico esercizio, la concessione non verrà rinnovata se il locale rientra nel raggio di tutela dei luoghi sensibili. «Oggi stesso manderò una lettera a tutti i questori con allegata la delibera, perché ne tengano conto per la loro azione di autorizzazione all’apertura di queste nuove strutture», ha commentato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. L’obiettivo, come spiega l’assessore regionale all’Urbanistica Viviana Beccalossi, è quello di far diventare la Lombardia un territorio “slot free”, almeno in prossimità dei luoghi sensibili. «Con questo provvedimento non solo poniamo un freno immediato al proliferare del fenomeno, ma poniamo le basi per arrivare alla completa eliminazione delle macchinette nel raggio di tutela della normativa – ha commentato l’assessore –. Stiamo inoltre attivando una serie di agevolazioni fiscali per tutti gli esercenti che decideranno di togliere le apparecchiature dai loro locali e ad interventi di carattere preventivo e assistenziale per chi soffre di ludopatia». Per l’applicazione della legge, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso anno, la giunta ha stanziato 1,2 milioni di euro. Una risposta determinata e coraggiosa a chi in Parlamento, in occasione dell’approvazione del decreto di stabilità, cercò invano inserire una norma che tagliava i fondi alle istituzioni locali che si impegnavano nella lotta alle ludopatie.
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