lunedì 31 ottobre 2022
Con-work e Con-study: due iniziative che partono dal primo novembre nella chiesa di Santa Maria di Gesù di Catania per aiutare i giovani studenti e i professionisti a combattere l'isolamento
Il convento: venite qui per smart working e studio

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Si chiama Con-work ed è lo smart working in convento. L'idea è stata lanciata da fra' Massimo Corallo, parroco della chiesa di Santa Maria di Gesù di Catania con l'intento di aiutare i giovani professionisti, fornendo anche fornire una risposta per superare le difficoltà post-Covid di chi, non potendo far fronte alle spese necessarie dell'affitto di studi o di postazioni di co-working, è costretto a lavorare da casa in costante isolamento. In questo senso si è mossa la parrocchia catanese decidendo di concedere gratuitamente una sala del convento, adibita a spazio di co-working al servizio dei professionisti non solo catanesi. Il nome del progetto, “Con-work”, partendo dal concetto di co-working, mediante l’inserimento della “N”, lo contestualizza nella realtà del convento, enfatizzandone al contempo la condivisione della relazione con gli altri.

"Vogliamo mettere in pratica l'idea di 'Chiesa in uscita' tanto voluta da papa Francesco - ha spiegato fra' Massimo ad alcuni giornali locali che gli chiedevano dell'iniziativa -. La mission consiste nel combattere l'isolamento domestico fornendo l'opportunità di uno spazio in cui non soltanto svolgere le proprie attività professionali ma anche relazionarsi con gli altri, favorendo quindi la socialità".

Va ricordato inoltre che il primo novembre a fianco degli spazi di "Con-work" vengono inaugurate anche le aule "Con-study": altro progetto di "condivisione sostenibile degli spazi" pensato per gli studenti del liceo e dell'università, affinché possano trovare il silenzio e la fraternità di cui c'è bisogno per dare il massimo nello studio. Come gli spazi di co-working anche le aule studio sono a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 20:30.


Oltre al parroco fra' Massimo Corallo un gruppo di cinque giovani professionisti (Epifanio Chiavetta, Rachele Soma, Irene Fatuzzo, Francesca Magrì e Giuseppe Furneri) ha attivamente collaborato per rendere possibili tali iniziative e dare vita a questi nuovi spazi comunitari.

"Un giorno ho accennato a questo progetto durante la Messa - ha detto fra' Massimo - e la Provvidenza, come sempre, ci ha stupiti: in pochissimi giorni sono arrivate donazioni per rendere funzionale e accogliente lo spazio".

Sono già state prenotate 5 delle 7 postazioni di lavoro disponibili.

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