giovedì 21 settembre 2017
Brunetta dà il primo ok di massima alla nuova proposta che sarà presentata in commissione dal dem Fiano. Per Mdp è un punto di partenza, per M5s è inciucio. Termine per gli emendamenti scadrà il 27
Prove di dialogo Pd-Fi sul Rosatellum 2.0
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Ora tutti aspettano di leggere i contenuti. Ma il primo via libera di massima del presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, sul nuovo testo che il deputato dem Emanuele Fiano presenterà oggi in commissione Affari costituzionali lascia ben sperare. «In commissione sarà depositato il testo base da parte del relatore del Pd Fiano - è l'annuncio ai cronisti in Transatlantico - per quello che ne sappiano è un tentativo serio a cui Forza Italia dà un primo via libera».

Riunione del centrodestra alla Camera

Certo gli azzurri, come pure la Lega (che comunque ieri si era sbilanciata verso una posizione possibilista) e Fratelli d'Italia (disposta al dialogo ma per reinserire le preferenze), aspettano di leggere i contenuti e «vedere il calendario». Tuttavia pensano che questa nuova proposta «possa essere presa in seria considerazione». Comunque «con le nostre indicazioni - mette le mani avanti Brunetta - perché non ci rassegniamo al Consultellum». Così il centrodestra prima dell'avvio dei lavori in commissione, a metà giornata, si vedrà alla Camera per fare il punto sui contenuti del testo, che sono noti però per sommi capi. La proposta - per quanto se ne sappia finora - dovrebbe infatti vedere 2/3 di listini proporzionali e 1/3 di componente maggioritaria uninominale.

Nessuna apertura dai 5 Stelle

La posizione del Movimento sul Rosatellum bis «è chiara: non sprechiamo tempo con chi sta cercando di scrive la terza legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l'Italicum». Il deputato Danilo Toninelli non usa mezzi termini per dire che il tentativo di accordarsi delle altre forze politiche sul nuovo testo base è finalizzato a danneggiare i Cinquestelle. «Noi non perdiamo tempo, questa legge è incostituzionale - aggiunge - Punto e basta». Qualche spiraglio invece su un possibile accordo anche con Mdp - «è un buon punto di partenza» - anche se il partito di Bersani dice no ad avere un sistema di voto che tutela solo i nominati e i trasformisti. Al pomeriggio dalla Sicilia anche Luigi di Maio rincara la dose: «"Stanno facendo una legge elettorale per fermare il M5s, in cui Fi e Pd si trovano perché stanno facendo un grande inciucio per arginare il nostro movimento», perché hanno paura così «si mettono insieme per toglierci i voti».

La proposta e i tempi parlamentari

Il testo base della legge elettorale atteso per oggi in commissione Affari costituzionali alla Camera dovrebbe contenere, il premio alla coalizione nazionale anziché le alleanze collegio per collegio, la soglia al 3 per cento al Senato, non prevede il voto disgiunto mentre contempla una soglia di sbarramento del 10% a livello nazionale per le coalizioni. I collegi uninominali dovrebbero essere 231 e i plurinominali fra i 70 e gli 80. È questo uno degli aspetti che preoccupa chi si oppone al Rosatellum bis, il fatto che alla fine circa i due terzi dei parlamentari sarà eletto attraverso liste bloccate. Il termine per la presentazione degli emendamenti scadrà mercoledì prossimo, 27 settembre, alle ore 17. Il giorno prima il testo base sarà invece votato in commissione. Ma adesso è il calendario dei lavori parlamentari ad entrare nel dibattito politico. «Alla Conferenza dei capigruppo della prossima settimana segnalerò alla presidente Boldrini che sarà complicato andare in Aula a fine mese - spiega il presidente della commissione Affari costituzionali a Montecitorio Andrea Mazziotti - e quindi di rinviare a ottobre. I tempi saranno comunque contingentati».



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