giovedì 30 gennaio 2014
Scaduto il termine per la presentazione in Aula delle modifiche all'Italicum.
Strasburgo: nessuna urgenza per Berlusconi
COMMENTA E CONDIVIDI
Scaduto il termine per la presentazione in Aula degli emendamenti al testo base della riforma elettorale. I contenuti del nuovo accordo siglato ieri da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi non saranno oggetto di proposte emendative del relatore, bensì dei singoli partiti, viene spiegato. Così suddivisi: il Pd, oltre a ripresentare i 36 emendamenti già depositati in commissione Affari costituzionali, si 'intesta' l'innalzamento della soglia di sbarramento per ottenere il premio di maggioranza dal 35 al 37%; l'abbassamento della soglia di ingresso per i partiti all'interno delle coalizioni dal 5 al 4,5% e la delega al Governo - con 45 giorni di tempo - per la definizione dei collegi.Forza Italia, invece, fa sua la modifica al testo che prevede il cosiddetto 'salva-Lega', oltre a ripresentare altri emendamenti suoi.C'è tuttavia l'accordo tra Pd e FI, viene ancora spiegato, di ritirare prima delle votazioni gli emendamenti che esulano dall'intesa raggiunta. Sta ad Ncd, oltre alle preferenze, presentare l'emendamento sulle candidature multiple.Inoltre, i partiti che hanno stretto l'accordo stanno valutando emendamenti per garantire la rappresentatività anche ai piccoli partiti che all'interno di una coalizione nonriescano a superare lo sbarramento del 4,5%.Infine, non viene escluso che i punti frutto del nuovo accordo targato Renzi-Berlusconi possano essere oggetto di emendamenti 'fotocopia'.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: