lunedì 26 maggio 2014
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Una vittoria netta, senza se e senza ma. Il Pd esulta, il centrodestra in crisi di identità già si interroga sulla leadership, la Lega fa un balzo in avanti rispetto alle politiche, il partito di Alfano centra il quorum ma non "vola". A sorpresa "passa" anche Tspiras. Lo sconfitto, senz'ombra di dubbio, è Beppe Grillo che mima una pugnalata al cuore e mette il silenziatore a se stesso e ai suoi dopo una campagna elettorale "urlata".

I GRILLINI DELUSI RESTANO SENZA PAROLE. Dopo i fiumi di parole di questa campagna elettorale, spesso fuori luogo e gridate, il M5s si è chiuso a riccio. Una notte nera per i grillini che erano convinti, complice anche la tradizione che vuole il voto europeo "più libero" dalle logiche di governo, di riuscire a bissare il successo delle politiche, rastrellando lo scontento degli italiani. Ma questa volta è andata male. Certo il M5S è il secondo partito, ma la distanza siderale da Renzi, quasi la metà dei voti, è un gap troppo alto per non parlare di sconfitta. Ha vinto il governo, l'opposizione senza se e senza ma ha perso. Stamattina Grillo, che sino a ieri propagandava la sua vittoria, oggi ha lasciato poco prima delle 9 la sua villa di Sant'Ilario. A bordo di una Kia bianca guidata da un'autista, non ha parlato con i giornalisti, ma ha sorriso ed ha fatto il gesto di pugnalarsi al cuore. Annullata la conferenza stampa prevista, Grillo e Casaleggio si sono dati appuntamento a Milano per decidere il da farsi. Sul blog il comico genovese ha scritto le prime parole ufficiali usando i versi della poesia If di Kypling per risollevare l'umore dei suoi: "Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa..." Poi nel pomeriggio il video-messaggio sempre dal blog. "Son dei numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì, siamo il primo movimento italiano, il secondo partito, abbiamo preso il 21-22%".

IL DEBUTTO ALLE URNE DEL NUOVO CENTRODESTRA. Il Nuovo centrodestra supera la soglia di sbarramento e conquista punte del 6% nel Sud Italia. Un risultato un po' di sotto delle aspettative ma gli esponenti del partito di Alfano rivendicano la loro presenza come ago della bilancia nell'ambito del  governo. "Hanno vinto l'Europa e le riforme. Questo risultato non sarebbe stato possibile se non fosse stato fondato il nostro partito. Ora deve essere rifondato il centrodestra sulla linea del Ncd per poter passare d aun bipolarismo tra un'area di governo e un'area di antisistema a un diverso bipolarismo tra un'area popolare e un'area socialdemocratica" ha detto il coordinatore nazionale Gaetano Quagliarello. Il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, commenta che "senza la lista Ncd-Ucd sarebbero sfumato il sogno e la speranza di costruire in Italia la casa dei moderati e dei riformisti che si riconoscono nel Ppe". Il leader di Ncd, Angelino Alfano, in una conferenza stampa ha garantito che il suo partito si impegnerà nel cammino delle riforme e lavorerà "per organizzare un centrodestra unito e vincente che possa sfidare e vincere la sinistra e quel Pd che ha conquistato i voti moderati". A Renzi poi Alfano manda a dire "che il suo governo non è un monocolore Pd". LA LEGA AVANZA, SALVINI FA IL PIENO DI PREFERENZE. Nell'area del centrodestra è la Lega l'unica a festeggiare. L'effetto anti-Europa non è stato devastante come in Francia ma comunque ha fatto registrare al Carroccio un balzo in avanti rispetto alle politiche dell'anno scorso. Lombardia e Veneto si confermano le roccaforti. Successo personale per il segretario Matteo Salvini che conquista il titolo di recordman delle preferenze (che di solito toccava a Berlusconi) con 331 mila voti tra le due circoscrizioni del Nord. "In pochi mesi la Lega ha raddoppiato il suo consenso - ha commentato - secondo alcuni analisti la Lega era morta, invece è la quarta forza italiana".

SORPRESA TSPIRAS, PIACE ANCHE IN ITALIA. La vera sorpresa è la lista che si rifà al politico greco Alexis Tspiras. Una novità che è stata accolta con interesse dagli elettori. Grande soddisfazione tra i candidati. "Una bella notizia che riduce centri entusiasmi del Pd - commenta Barbara Spinelli -che è il primo partito in Italia ma ha sgominato gli alleati divorandoli". A sostegno della lista si erano espressi diversi intellettuali come Andrea Camilleri, Rita Borsellino e Stefano Rodotà. GLI ESCLUSI PROTESTANO. Fuori dal Parlamento europeo restano tra gli altri, Fratelli d'Italia, Scelta civica e i Verdi. "Lo sbarramento è illegittimo" attacca il leader dei Verdi Angelo Bonelli annunciando di aver fatto ricorso alla Corte costituzionale. "La sconfitta di Scelta europea è chiara e non permette alcuno sconto, la nostra proposta non ha guadagnato spazio sufficiente" ha detto Andrea Romano di Sc. Ancora nessun commento ufficiale da Fli che non ha raggiunto la soglia di sbarramento per poco.     

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