venerdì 20 maggio 2011
«Oggi più che mai occorre un diritto del lavoro inclusivo ed equo, attento alla tutela dei diritti della parte più debole contrattualmente». È quanto affermato dal presidente della Repubblica nel messaggio in occasione della commemorazione di Massimo D'Antona.
COMMENTA E CONDIVIDI
"Oggi più che mai occorre un diritto del lavoro inclusivo ed equo, attento alla tutela dei diritti della parte più debole contrattualmente e alla riaffermazione rigorosa dei relativi doveri per salvaguardare insieme crescita economica e coesione sociale". È quanto affermato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio in occasione della commemorazione di Massimo D'Antona in corso oggi a Roma, a 12 anni dal delitto compiuto dalle Brigate Rosse. Il capo dello Stato continua affermando che "si conferma a tal fine l'esigenza", da D'Antona "intuita per tempo", di "un arricchimento della progettualità delle organizzazioni sindacali, proprio al fine di rafforzarne la indispensabile capacità di rappresentanza unitaria del mondo del lavoro". "In questo senso - prosegue Napolitano nel suo messaggio - Massimo D'Antona parla a tutti noi ancora oggi con il suo prezioso lascito scientifico e morale, che nessun delirio estremista potrà mai cancellare". A 12 anni "dal vile e barbaro assassinio" dell'economista, "ricordo - afferma ancora il presidente della Repubblica - con immutata e viva commozione la sua testimonianza civile e culturale di rigoroso e autorevole giuslavorista impegnato nelle istituzioni e nella ricerca del dialogo tra le parti sociali". D'Antona "con autentico e profondo spirito riformista, seppe guardare con attenzione alle trasformazioni che stavano allora maturando nel mondo del lavoro e ai processi di globalizzazione delle attività economiche, ponendo sempre al centro di ogni sua attività i valori costituzionali della promozione del lavoro e della 'dignita" del lavoratore in tale nuovo contesto"."Massimo D'Antona ha pagato con la vita, per il folle, criminale accanimento del terrorismo brigatista contro personalità della cultura riformista, la sua coerenza nella ricerca di innovazioni responsabili e graduali e di un diverso equilibrio tra legislazione e contrattazione in grado di promuovere più serene e feconde relazioni industriali assieme a nuove forme di partecipazione alle scelte aziendali".Infine il capo dello Stato rinnova "ad Olga, ai figli e a tutti i familiari" la sua "personale vicinanza e la gratitudine e la solidarietà dell'intera Nazione".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: