lunedì 28 marzo 2011
Gli immigrati sbarcati a Lampedusa saranno completamente evacuati dall'isola a partire da mercoledì prossimo. L'annuncio è stato dato dal prefetto di Palermo e commissario per l'emergenza, Giuseppe Caruso. Alcuni pescatori hanno trainato dei barconi all'ingresso del porto per impedire il transito delle motovedette che soccorrono gli immigrati. Cassonetti rovesciati e scaramucce sulla banchina. 
- Videointervista a mons. Lahhan, vescovo di Tunisi (Tv2000)
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Gli immigrati sbarcati a Lampedusa saranno completamente evacuati dall'isola a partire da mercoledì prossimo. L'annuncio è stato dato dal prefetto di Palermo e commissario per l'emergenza, Giuseppe Caruso, che in mattinata ha firmato il noleggio di sei imbarcazioni private, da affiancare alla nave militare S. Marco. "Avremo una capacità di accoglienza e di trasporto per circa diecimila persone - sottolinea - e quindi saremo in grado di fare cessare l'emergenza a Lampedusa".TENSIONE SULL'ISOLAAlcuni pescatori stanno trainando quattro barconi usati dai migranti e sequestrati per posizionarli all'ingresso del porto di Lampedusa. Lo scopo è impedire il transito delle motovedette che soccorrono gli immigrati. Dal molo una cinquantina di donne sta incitando l'azione, invitando altri uomini alla partecipare alla protesta. Sulla banchina la tensione è altissima.Un gruppo di lampedusani, tra cui alcune donne, ha rivoltato tre cassonetti davanti il varco militare al porto, bloccando il transito e chiedendo al governo soluzioni per mettere fine all'emergenza immigrazione nell'isola. In strada sono stati gettati anche due grossi recipienti usati per contenere acqua, vasi e pietre. Alcuni dei manifestanti si sono seduti davanti al cumulo di macerie, alzando due bandiere: quella della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quella a scacchi di Lampedusa. La polizia osserva. "Non vogliamo entrare in quarantena", urla un ragazzo. Altri invocano "lo sciopero generale". "Noi siamo il popolo di Lampedusa, lo sappiano i leghisti che ci costringono a vivere in questa situazione - dice uno dei manifestanti - Rivogliamo indietro la nostra libertà, solo questo chiediamo. Difendiamo la nostra dignità, siamo stanchi".Una coppia di coniugi di Lampedusa sostiene di essere stata aggredita e derubata nella sua abitazione da un gruppetto di immigrati tunisini che avrebbe fatto irruzione nell'appartamento dei due. A raccontarlo questa mattina durante una affollata assemblea cittadina è stato il figlio della coppia. Sembra che il padrone di casa, Luigi Salina, ex pescatore, sia stato colpito con un pugno dall'extracomunitario che poi avrebbe portato via dei preziosi. GLI SBARCHIUn barcone con circa 300 persone a bordo si trova in difficoltà a 7 miglia al largo di Lampedusa. Verso il barcone, che starebbe imbarcando acqua, si stanno dirigendo le motovedette della Capitaneria di porto. A bordo ci sono anche donne e bambini. Intanto è piena crisi a Lampedusa: circa 6.200 i tunisini arrivati negli ultimi giorni. Il governatore siciliano Raffaele Lombardo ha ottenuto dal premier Silvio Berlusconi un Consiglio dei ministri straordinario per affrontare l'emergenza. «Le tendopoli le facciano pure in Val Padana, non solo in Sicilia», ha detto Lombardo a Berlusconi in un'accorata telefonata . Oggi arrivano gli ispettori sanitari della Regione per verificare le condizioni igieniche in tutti i centri d'accoglienza ed effettuare sopralluoghi nei punti più critici. In arrivo a Linosa un barcone proveniente dalla Libia, con oltre 200 persone a bordo: verranno portate oggi in Sicilia. E un altro barcone con 300 profughi sarebbe ancora in acque libiche.Sono 1.933 i migranti arrivati nelle ultime 24 ore a Lampedusa. E' il numero più alto di arrivi da quando sono ripresi gli sbarchi. Impressionante anche il dato degli ultimi tre giorni: da venerdì sull'isola sono arrivati 3.721 migranti.Di fronte alle nuove ondate di immigrati, In Italia "ci sono ogni tanto delle posizioni, delle reazioni un po' sbrigative a livello di opinione pubblica" alle quali non bisogna indulgere. Piuttosto bisogna ricordare il nostro passato di paese numero uno in Europa per numero di emigranti e "governare" la nuova situazione che si è creata, anche se "non è semplice". ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rispondendo a una domanda a margine della inaugurazione dello spazio espositivo "Industria Gallery" a New York. "Proprio perché c'é stata un'accelerazione, che - ha aggiunto Napolitano - nel giro di vent'anni ci ha fatto passare da una quota minima di immigrati ad una presenza pari al 7 per cento della popolazione, e quindi ci sono state delle scosse dal punto di vista sociale e psicologico, bisogna governarle". Quali sono gli elementi in comune fra quella emigrazione storica italiana e questa oggi in arrivo in Italia? "C'é la stessa ricerca talvolta disperata di lavoro e di vita decente" ha risposto Napolitano invitando a considerare che "nel frattempo è cambiato il contesto mondiale". "Oggi - ha spiegato - c'é un incrocio fra l'Italia e l'Africa che prima non c'era. E l'Italia è in Europa uno degli ultimi paesi che dopo essere stati paese di emigrazione, e l'Italia in passato è stato il numero uno, sono diventati luogo di immigrazione".
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